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Elezioni amministrative 2020

Elezioni comunali, per i ballottaggi seggi aperti fino alle 15: a Bolzano vince il centrosinistra

Secondo turno per le elezioni amministrative in 67 comuni italiani: si vota per il ballottaggio domenica 4 e lunedì 5 ottobre. Urne già chiuse a Bolzano, dove viene confermato sindaco il candidato del centrosinistra Caramaschi. Si vota anche ad Andria, Aosta, Arezzo, Chieti, Crotone, Lecco, Matera e Reggio Calabria.
A cura di Stefano Rizzuti
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L’Italia torna al voto per il secondo turno delle elezioni amministrative: si vota per il ballottaggio in 67 comuni dopo il primo turno del 20 e 21 settembre. I cittadini sono chiamati alle urne domenica 4 ottobre dalle 7 alle 23 e lunedì 5 ottobre dalle 7 alle 15. Unica eccezione è Bolzano, dove si è votato in una sola giornata e si hanno già i risultati: è stato confermato il sindaco uscente Renzo Caramaschi. Si vota, inoltre in Sicilia per il primo turno in 60 comuni, tra cui i capoluoghi Enna e Agrigento. Tra i comuni capoluogo chiamati al voto per il ballottaggio ci sono invece Reggio Calabria, Matera, Arezzo, Chieti e Aosta. L’affluenza alle ore 23, stando al dato generale, è stata del 39,03%, in calo rispetto al primo turno quando si era sfiorato – allo stesso orario – il 50%.

Elezioni comunali, a Bolzano vince il centrosinistra

A Bolzano le operazioni di voto si sono chiuse alle 21 di domenica 4 ottobre ed è stato completato anche lo scrutinio delle schede: Renzo Caramaschi, sindaco uscente e candidato del centrosinistra, è stato confermato con il 57,2% dei voti. Sconfitto lo sfidante di centrodestra, Roberto Zanin, con il 42,8%. Solo a Bolzano, come detto, si votava in un’unica giornata. L’affluenza al ballottaggio è stata del 47,3%, in calo rispetto al primo turno (quando si votava in due giorni e anche per il referendum costituzionale) quando aveva superato il 60%. Caramaschi è stato rieletto con l’appoggio della Svp, al primo turno il suo sfidante aveva raccolto quasi il suo stesso numero di voti, con una differenza solamente dello 0,8%. Margine che si è allargato al ballottaggio.

I comuni in cui si vota per il ballottaggio

Per il secondo turno urne aperte in vari comuni capoluogo: Reggio Calabria, Matera, Lecco, Crotone, Chieti, Andria, Arezzo, Aosta e Bolzano. A Reggio Calabria la sfida è tra Giuseppe Falcomatà (sindaco uscente di centrosinistra) e Antonino Minicucci per il centrodestra: al primo turno Falcomatà aveva un vantaggio di circa 3 punti. Sfida tra centrosinistra e centrodestra anche a Lecco, con Peppino Ciresa (centrodestra) avanti su Mauro Gattinoni al primo turno: 48,7% contro 48,1%. A Chieti Diego Ferrara, del centrosinistra, parte da uno svantaggio nettissimo e difficilmente colmabile contro il candidato del centrodestra Fabrizio Di Stefano.

Anche ad Arezzo il candidato del centrodestra, Alessandro Ghinelli, è nettamente avanti rispetto a quello del centrosinistra, Luciano Ralli. A Matera la sfida è tra centrodestra (Rocco Sassone) e Movimento 5 Stelle (Domenico Bennardi), con il Pd che dovrebbe sostenere quest’ultimo (al primo turno solo 3 punti di distanza). Ad Andria la partita è tra la candidata del centrosinistra Giovanna Bruno (38,1% al primo turno) e Michele Coratella del Movimento 5 Stelle, che parte dal 20,7% del primo turno.  A Crotone favorito il centrodestra, dopo il 41,6% di Antonio Manica: lo sfidante è Vincenzo Voce (36,2%), candidato civico. Infine ad Aosta la sfida è tra Gianni Nuti del centrosinistra (parte dal 38,8%) e Giovanni Girardini (24,3%) delle liste civiche.

Comunali, come è andato il primo turno

Al primo turno il centrosinistra è riuscito a confermare tre sindaci tra i comuni capoluogo al voto: a Mantova netta affermazione per Mattia Palazzi, a Trento vittoria per Franco Ianeselli e a Trani conferma per Amedeo Bottaro. Il centrodestra, invece, ha strappato Macerata al centrosinistra, con l’elezione di Sandro Parcaroli. A Venezia conferma per il sindaco uscente, sempre di centrodestra, Luigi Brugnaro. A Fermo, invece, si impone il candidato delle liste civiche Paolo Calcinaro, confermato sindaco con un vero e proprio plebiscito.

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