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Elezioni comunali 2021, come si vota: la guida

Oggi è l’ultimo giorno per votare alle elezioni comunali in oltre mille città italiane, tra cui 6 capoluoghi di regione. Dalla doppia preferenza al voto disgiunto, passando per l’elezione delle municipalità, del sindaco e delle assemblee cittadine, ecco una guida al voto per le amministrative 2021 in Italia.
A cura di Giuseppe Pastore
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Oggi 4 ottobre è l'ultimo giorno per votare alle elezioni amministrative 2021, a seguire verranno diffusi i primi exit poll fino ad arrivare ai risultati definitivi delle elezioni 2021. Da Roma a Milano, passando per Torino, Bologna, Trieste e Napoli, sono 6 i capoluoghi di Regione chiamati alle urne. Anche nel secondo giorno di voto sono diverse le domande su come si esprime la propria preferenza, qual è la scheda elettorale, come funziona il voto disgiunto. Ecco tutti i chiarimenti per arrivare preparati al seggio e non rischiare di annullare la scheda.

Chi può votare e come si vota

Per le elezioni amministrative 2021 potranno votare gli iscritti alle liste elettorali del proprio Comune di residenza che abbiano compiuto i 18 anni di età entro il 3 ottobre. Per votare sarà necessario presentarsi al seggio elettorale muniti di documento di riconoscimento e di tessera elettorale su cui è indicato l'indirizzo e il numero del proprio seggio. Nel caso in cui sia stato ricevuto un tagliando di aggiornamento del seggio, bisognerà applicarlo sulla tessera elettorale e portarlo con sé al momento del voto. Sono previste modalità di voto diverse per particolari categorie di cittadini come per i membri delle forze dell'ordine o delle forze armate che possono votare per il proprio Comune nella città in cui si trovano per lavoro oppure per le persone ricoverate in ospedale o in case di cura che, come avviene per le persone detenute, possono votare nella struttura in cui si trovano.

La legge elettorale per i Comuni sotto i 15mila abitanti

Nei Comuni sotto i 15mila abitanti, l'elezione di sindaco e consiglieri comunali avviene in un unico turno senza possibilità di ballottaggio. Vince, infatti, il candidato sindaco che raccoglie la maggioranza relativa dei voti secondo un sistema maggioritario. Ad ogni candidato sindaco è collegata una sola lista con un numero di candidati al consiglio comunale non superiore ai seggi disponibili. L'elettore perciò, esprimendo la propria preferenza per un candidato, la esprime anche per la sua lista. Alla lista del sindaco spettano così i 2/3 dei seggi disponibili mentre gli altri sono divisi proporzionalmente tra le liste degli altri candidati alla carica di sindaco.

Come si vota nei Comuni sopra i 15mila abitanti

Nei Comuni sopra i 15mila abitanti, l'elezione di sindaco e consiglieri comunali avviene secondo un sistema maggioritario a doppio turno. Questo significa che se nessun candidato raggiunge la maggioranza assoluta (il 50% + 1 dei voti), i due più suffragati andranno al ballottaggio in cui gli elettori potranno votare solo per il candidato alla carica di primo cittadino e non per le liste. Inoltre, in questi Comuni è prevista una soglia di sbarramento del 3% sotto la quale i candidati al consiglio comunale non possono accedere ai seggi disponibili.

In cosa consiste il voto disgiunto

Nei Comuni con più di 15mila abitanti, i cittadini possono esercitare il voto disgiunto. Si tratta di un'opzione di voto che consente agli elettori di accordare la propria preferenza ad una lista diversa da quelle collegate al candidato sindaco scelto. In questo modo i cittadini possono esprimere il proprio voto per il candidato sindaco di uno schieramento e per una lista di schieramento diverso. Il voto disgiunto non è previsto nei Comuni con popolazione inferiore ai 15mila abitanti, in cui ad ogni candidato sindaco è collegata una sola lista ed esprimendo il voto per un candidato lo si esprime anche per la sua lista.

Quante preferenze è possibile esprimere

I cittadini possono esprimere un massimo di due preferenze purché di genere diverso e all'interno della stessa lista. Gli elettori, quindi, possono esprimere un voto per un candidato sindaco e barrare una lista in cui hanno la possibilità di indicare il nome di un solo candidato/a oppure di due candidati al consiglio comunale a patto che, in quest'ultimo caso, si tratti di un uomo e di una donna. Nel caso in cui non venga rispettato il criterio del genere diverso, il voto si ritiene nullo.

Le misure anti Covid ai seggi elettorali

Per prevenire il contagio durante le operazioni di voto, i ministeri dell'Interno e della Salute hanno siglato un protocollo con le misure anti Covid da rispettare durante le elezioni. Non è richiesto il Green Pass per recarsi al seggio, mentre è obbligatorio indossare la mascherina sia per gli elettori che per i componenti del seggio. I cittadini potranno abbassarla solo per il tempo necessario al riconoscimento. Non è prevista la misurazione della temperatura, ma all'interno degli edifici dovrà essere garantita la pulizia degli spazi, il ricambio dell'aria e dovranno essere allestiti percorsi differenziati di entrata e uscita per evitare assembramenti. Inoltre, all'interno del seggio elettorale, dovrà essere garantita la distanza minima di un metro sia tra i componenti del seggio che tra questi e gli elettori.

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