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Def arriva in Parlamento, ma non mancano le distanze tra i partiti: si chiede un nuovo scostamento

Il Def arriva in Parlamento, ma non mancano le distanze tra i partiti che nella giornata di ieri hanno lavorato incessantemente per trovare un’intesa. Un accordo ci sarebbe sulla richiesta di scostamento: se la situazione economica dovesse peggiorare servirà nuovo deficit.
A cura di Redazione
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"Se il quadro economico dovesse peggiorare, prendere in considerazione anche l'ipotesi di nuovo deficit, con uno scostamento di bilancio, per sostenere l'economia". Il Documento di economia e finanza (Def) arriva oggi in Parlamento, ma anche nelle ultime ore la maggioranza ha continuato a cercare un'intesa sulle richieste da portare al tavolo dell'esecutivo. Su una cosa i partiti sembrano tutti d'accordo: c'è bisogno di più risorse a famiglie e imprese per affrontare le conseguenze della guerra in Ucraina, in primis il caro energia che pesa su famiglie e imprese. Se la situazione economica dovesse peggiorare ulteriormente, quindi, servirà un nuovo scostamento di bilancio, nonostante l'esecutivo abbia cercato di scongiurarlo.

Ieri la maggioranza ha lavorato tutto il giorno alla risoluzione, con le divisioni più grandi tra centrosinistra e centrodestra per quanto riguarda il capitolo tasse e cartelle esattoriali. Questa mattina, a pochi minuti dall'approdo in Aula, si cerca di mettere al sicuro l'intesa raggiunta. Il Mef ha trasmesso un nuovo testo, sintesi di questo accordo, anche se persisterebbe una serie di distanze tra le forze politiche sul documento in 25 punti.

I partiti di maggioranza sarebbero però sostanzialmente in linea nel sottolineare la necessità di uno sforzo maggiore per affrontare la difficile situazione economica, conseguenza del conflitto in Ucraina e della crisi energetica e di materie prime che ne è derivata. Con peggioramento della situazione economica, nella risoluzione, si intendono ulteriori effetti negativi che derivano dalla guerra, dall'emergenza energetica, dalla fiammata inflazionistica e dalle residue misure di contenimento per il Covid 19, nel caso in cui le risorse disponibili non fossero sufficienti a garantire un adeguato sostegno a famiglie e imprese e una crescita economica sostenibile. "Le risorse – si leggeva nella bozza discussa ieri sera – dovrebbero essere finalizzate, in via prioritaria, a creare strumenti di sostegno, del tutto simili a quelli messi in campo durante l'emergenza pandemica, per le famiglie, i lavoratori e per quella parte del comparto produttivo particolarmente colpita dalle conseguenze della crisi in Ucraina". Insomma, quello che chiede in particolare il Movimento 5 stelle da settimane.

C'è poi il capitolo della delega fiscale. Si chiede "uno spirito di piena collaborazione su un tema di così grande valenza politica". In altre parole, basta a litigi e divisioni sulla revisione delle imposte e del sistema catastale, con il clima in Commissione Finanze alla Camera che dieci giorni fa fa si è fatto così caldo da arrivare a sfiorare la rissa. Lo stesso spirito di collaborazione viene auspicato anche "nell’adozione di ulteriori misure di intervento sul complesso del prelievo", con l'obiettivo di arrivare "alla semplificazione del sistema e alla riduzione complessiva della pressione fiscale".

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