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Aggressione al liceo di Firenze, Mattarella condanna le violenze: “Troppi episodi anche a scuola”

Il presidente Mattarella si è espresso sull’aggressione al liceo di Firenze: “Vero antidoto contro le violenze sono solidarietà e impegno comune”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è espresso sull'aggressione di sabato scorso al liceo Michelangiolo di Firenze, per la quale risultano indagati per violenza privata aggravata sei ragazzi, militanti di Azione studentesca, organizzazione giovanile di Fratelli d'Italia. "Vediamo" episodi di violenza "purtroppo sovente: violenza nelle famiglie, violenza nelle abitazioni, violenza contro le donne, violenza in tante circostanze per strada, addirittura nei giorni scorsi davanti a una scuola contro ragazzi", ha detto il capo dello Stato nel corso dell'incontro al Quirinale con i nuovi Alfieri della Repubblica per la consegna degli attestati d'onore.

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni non ha condannato l'aggressione avvenuta ai danni di almeno due studenti. Mentre il ministro dell'Istruzione Valditara ha minacciato di prendere provvedimenti contro la preside della scuola, che ha inviato una lettera agli studenti, ricordando i valori dell'antifascismo. Secondo quanto ricostruito dalla Digos l'episodio è iniziato con un volantinaggio, effettuato dai giovani militanti di destra, poi avvicinati da un gruppo del collettivo Studenti Uniti Michelangiolo. Da lì è partita una discussione, sfociata poi nella colluttazione e nel pestaggio. Esistono anche dei filmati, girati con degli smartphone da alcuni presenti.

Proprio nei giorni delle polemiche e degli accesi scontri a livello politico, Mattarella ha voluto puntare l'attenzione sull'altra faccia del Paese, quella dei ragazzi che nell'impegno quotidiano e civile costituiscono "esempi positivi". 

"Voi agite come fanno tante e tanti ragazze e ragazzi in Italia o in altri Paesi praticando solidarietà, impegno comune, facendosi carico dei problemi generali, capendo che non si vive da soli ma si vive insieme agli altri e ci si realizza insieme agli altri. Tutto questo è un antidoto anche contro la violenza e per questo vi ringrazio, perché indica un modello di vita che si contrappone a quello di prepotenza, sopraffazione, violenza. La vediamo purtroppo sovente: violenza nelle famiglie, violenza nelle abitazioni, violenza contro le donne, violenza in tante circostanze per strada, addirittura nei giorni scorsi davanti a una scuola contro ragazzi", ha detto il Presidente della Repubblica.

La vera "diga" contro le violenze "è fatta in maniera prevalente soprattutto dai comportamenti positivi che si realizzano, vengono fuori, si manifestano, come quelli che voi avete messo in campo. Per questo vi ringrazio, il nostro è un Paese che ha sempre coltivato la civiltà della condizione umana", ha aggiunto il Capo dello Stato, seduto in prima fila vicino al ministro dell'Istruzione e merito Giuseppe Valditara.

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