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Valditara critica la lettera della preside contro il fascismo, le reazioni: “Atteggiamento squadrista”

In seguito all’aggressione squadrista avvenuta davanti al liceo Micheliangiolo di Firenze, una preside ha scritto ai suoi studenti una lettera in cui condannava il fascismo. Per il ministro Valditara, è stato un gesto “improprio”. Le risposte dell’opposizione: “Il ministro scusi o si dimetta”.
A cura di Luca Pons
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Non si sono fatte attendere le reazioni alle parole del ministro dell'Istruzione del governo Meloni, Giuseppe Valditara. Questa mattina ha commentato la lettera scritta da una dirigente scolastica ai propri studenti, riguardo all'aggressione squadrista che ha colpito alcuni giovani davanti al liceo classico Michelangiolo di Firenze. Nella lettera la docente aveva condannato il fascismo, invitando gli studenti a riconoscerlo e contrastarlo anche nelle sue forme contemporanee.

Il ministro ha definito la lettera "del tutto impropria", dicendo che "non compete a una preside lanciare messaggi di questo tipo", che i contenuti della lettera "esprimono una politicizzazione" che non dovrebbe più avere "posto nelle scuole", e infine che se "l'atteggiamento dovesse persistere, vedremo se sarà necessario prendere misure". Molti parlamentari dell'opposizione hanno criticato duramente questo intervento.

"Valditara si scusi o si dimetta, invece di condannare l'aggressione ha attaccato un'educatrice"

"È incredibile. Il ministro dell'Istruzione anziché condannare con fermezza l'aggressione squadrista e fascista posta in essere da componenti di Azione Studentesca, associazione vicina a Fratelli d'Italia, e anziché esprimere solidarietà nei confronti degli studenti aggrediti, se la prende con la preside del liceo Michelangelo per la lettera inviata agli studenti e alle loro famiglie". Hanno scritto così gli esponenti del Movimento 5 Stelle nelle commissioni Istruzione di Camera e Senato. "Il suo atteggiamento contro la preside è esso stesso un riflesso di atteggiamenti squadristi. È l'ennesima di prova che un simile personaggio non può rivestire il ruolo di ministro dell'Istruzione".

A chiedere le dimissioni di Valditara è stato anche Dario Nardella, sindaco di Firenze che questa mattina ha incontrato la preside autrice della lettera: "Gravissime, offensive, inaudite" le parole del ministro, "indegno di rivestire il ruolo", dato che "non ha perso un attimo per intimidire una dirigente scolastica. L'Italia non ha bisogno di un ministro censore d'altri tempi, ma di un ministro che promuova il rispetto, il dialogo e la non violenza nella scuola italiana. Valditara si scusi o si dimetta".

Gravi le "minacce di ritorsione", chi si richiama alla Costituzione "fa onore all'Italia"

Sempre dal Partito democratico, la capogruppo al Senato Simona Malpezzi ha scritto: "Valditara si mette a censurare il pensiero di una dirigente scolastica? Un atteggiamento grave che lede la libertà di insegnamento. Il Ministro cosa non condivide della lettera? Non pensa che i totalitarismi abbiano rovinato la vita di intere generazioni e che vada condannata sempre violenza e prepotenza? La verità è che avrebbe dovuto essere Valditara a pronunciare quelle parole e a condannare le violenze contro gli studenti di Firenze". Per la vicepresidente dei deputati Pd, Simona Bonafè, è particolarmente grave che il ministro "arrivi quasi a minacciare di ritorsioni la preside che ha pubblicamente difeso i valori della Costituzione".

Dal Movimento 5 stelle, anche la capogruppo al Senato Barbara Floridia ha condannato le "accuse di politicizzazione". Il fatto che "Valditara non condanni le violenze ma annunci azioni nei confronti della preside è intollerabile. Mai come oggi Valditara dovrebbe solo vergognarsi". Nicola Fratoianni, deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, ha commentato che "qualcuno dovrebbe spiegare a Valditara che è un ministro della Repubblica italiana e non di quelle del passato", e che "quando un dirigente scolastico o un docente si richiama alla Costituzione antifascista fa onore al nostro Paese e al suo ruolo di educatore".

Per il capogruppo di Avs al Senato Peppe De Cristofaro, il ministro "ha perso un'occasione per stare zitto". Angelo Bonelli, co-portavoce dei Verdi, si è chiesto "quale sarà il prossimo passo del Ministro Valditara, dopo l'umiliazione come metodo di studio e attaccare i dirigenti scolastici che si richiamano alla Costituzione".

La solidarietà di Lupi: "Valditara insultato, la colpa è di chi getta benzina sul fuoco"

A sostegno del ministro Valditara si è espresso Maurizio Lupi, capo politico di Noi moderati, che ha espresso "tutta la solidarietà per le minacce e gli insulti di cui è stato fatto oggetto". Lupi ha detto che è "irresponsabile la benzina sul fuoco che molti stanno gettando su episodi oggettivamente gravi, ma che vanno proprio per questo giudicati e sanzionati nella loro fattualità, e non usati come pretesto per infiammare gli istituti con allarmi su un fascismo risorgente" che esiste solo "nelle intenzioni di chi vuole strumentalizzare la scuola come terreno di scontro ideologico sino alla violenza".

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