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Genova, neonato muore dopo circoncisione in casa: fermate mamma, nonna e un “santone”

Un neonato è morto la notte scorsa nella sua abitazione, nel quartiere genovese di Quezzi, probabilmente in seguito a una circoncisione praticata in casa. Il 118 intervenuto in casa ha potuto solo constatare il decesso. La madre e la nonna del piccolo, di origine nigeriane, sono state arrestate. Fermato anche un “santone”.
A cura di Susanna Picone
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Un neonato è morto la notte scorsa nella sua abitazione, nel quartiere genovese di Quezzi, probabilmente in seguito a una circoncisione praticata in casa. La madre – una venticinquenne – e la nonna del piccolo, di origine nigeriane, sono state accompagnate in Questura per essere ascoltate su quanto accaduto e la squadra mobile sta indagando sul caso. A quanto emerso i soccorritori del 118, una volta raggiunta la casa del neonato, hanno potuto soltanto constatarne il decesso. Dopo un interrogatorio, la madre e la nonna del bambino sono state arrestate per omicidio preterintenzionale. Oltre alle due donne è stato arrestato anche un africano considerato dalle familiari del piccolo un "santone" che avrebbe praticato materialmente la circoncisione. L'uomo è stato bloccato a Ventimiglia.

La mamma e la nonna del neonato hanno chiamato i soccorsi – A lanciare l’allarme per il bimbo, che aveva appena un mese, sarebbero state proprio le due donne presenti in casa e poi portate in Questura. Una telefonata è stata fatta tra le 3.30 e le 4 di notte. Il 118 intervenuto sul posto, constatato il decesso del neonato, ha chiamato poi la polizia, e sul posto sono intervenute prima le volanti della questura e poi la Squadra Mobile del dirigente Marco Calì, accompagnata dagli uomini della Scientifica. Gli investigatori hanno subito avviato i rilievi nell'appartamento e affidato il piccolo al medico legale. L’ipotesi più probabile è appunto che il bimbo sia stato sottoposto a un intervento di circoncisione tra le mura di casa.

A praticare la circoncisione forse una terza persona chiamata dalle due donne – Al momento della chiamata al 118 la mamma e la nonna risultavano sole in casa. Il padre del bambino sarebbe lontano dall'Italia. Secondo gli investigatori a praticare la circoncisione potrebbe essere stata appunto una terza persona chiamata dalle due donne. Le indagini del caso sono coordinate dal sostituto procuratore Daniela Pischetola. Gli uomini della Squadra mobile diretti dal dirigente Marco Calì hanno controllato i cellulari della madre e della nonna del neonato morto per risalire ai contatti avuti negli ultimi giorni.

Il caso del bambino morto nel Reggiano – La tragedia, l'ennesima per un intervento di circoncisione “fai da te”, si è consumata solo pochi giorni dopo che un altro bambino è morto in circostanze del tutto simili in ospedale a Bologna. A praticargli l'intervento, in un paesino del Reggiano, sarebbero stati gli stessi genitori, di origine ghanese, ora indagati per omicidio colposo.

Il commento del ministro Grillo – “Dopo il caso di qualche giorno fa un altro bimbo è morto per circoncisione fatta in casa, è urgente trovare soluzioni. Il tema è complesso e bisogna confrontarsi con le autorità religiose. Ma l'assoluta priorità è individuare un protocollo per la sicurezza dei bambini”, ha commentato su Twitter il ministro della Salute Giulia Grillo.

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