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Flat tax, Matteo Salvini al Movimento 5 Stelle: “Basta dire no, abbassare le tasse è la priorità”

Matteo Salvini è fiducioso per il Consiglio dei ministri di oggi, durante il quale verrà discusso il decreto sicurezza bis. Il ministro dell’Interno, intervenendo al Forum ANSA, ha sottolineato l’importanza della flat tax per rilanciare il Paese, spiegando il suo rammarico per “i no del Movimento 5 Stelle nelle ultime settimane”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Matteo Salvini, intervenendo al Forum ANSA, ha commentato l'avvicinamento al Consiglio dei ministri di oggi, uno dei più difficili del governo gialloverde, in cui si discuterà, tra l'altro, del decreto sicurezza bis. Il Cdm è stato accompagnato da molte polemiche, con Movimento 5 Stelle e Lega in piena campagna elettorale che si attaccano su molti fronti. Oggi è andato in scena un duro botta e risposta tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il suo sottosegretario, il leghista Giancarlo Giorgetti, difeso da Salvini. "Oggi spero di portare a casa il decreto sicurezza, che contiene provvedimenti contro la camorra, contro gli scafisti, contro i teppisti da stadio e per proteggere le forze dell'ordine", ha spiegato il ministro dell'Interno, sottolineando di non avere nessun problema con il presidente del Consiglio, con il quale "discussi solo quando si parlò di Tav, perché sposò le idee dei 5 Stelle – ha spiegato il leader della Lega – ma se non avessi fiducia nel governo non sarei qua".

"Quello che ci ha rammaricato, come Lega, sono stati i no del Movimento 5 Stelle nelle ultime settimane, alla flat tax, al decreto sicurezza, a parte dello sblocca cantieri – ha continuato Matteo Salvini – Non puoi ingessare un Paese perché si potrebbe inserire un furbo, non puoi bloccare tutta la pubblica amministrazione per dei sospetti che esistono a prescindere". Secondo il ministro dell'Interno "con i no non si va da nessuna parte", la speranza è che "da lunedì questi no diventino sì", quando "avremo finito la campagna elettorale".

"Voglio una rivoluzione alla Trump", ha annunciato il ministro dell'Interno. La flat tax è la misura più importante per Matteo Salvini ed è proprio sulla tassa piatta che si gioca la partita più importante. "Sulle tasse non transigo", ha sottolineato il vicepresidente del Consiglio, perché "è l'unico modo per ridurre il debito", ribandendo che "se qualcuno vuole aumentare l'Iva, non lo farà con la Lega al governo". Chiaramente l'introduzione della flat tax porterebbe la "ridiscussione di tutto il sistema fiscale, compresi gli 80 euro di Renzi", mentre per eliminare le accise sulla benzina "servono due o tre miliardi di euro", ma "le cose si fanno in due", ha lasciato intendere il leader del Carroccio.

Rispetto alla questione migranti il vicepresidente del Consiglio si è detto soddisfatto dei risultati raggiunti, sottolineando che, dal suo punto di vista, le Ong "non sono associazioni caritatevoli, ma associazioni fuorilegge che aiutano gli scafisti". Per questo "la politica dei porti chiusi salva le vite, mentre i porti aperti condannano a morte – ha continuato Matteo Salvini – Io ho ridotto del 90% gli sbarchi, siamo a 1.100 contro gli 11.000 dello scorso anno e per la prima volta dopo anni le espulsioni sono il doppio degli arrivi". No ad altri accordi quindi, perché "quello che sto facendo lo sto facendo da solo e con questo governo, non ho bisogno di una nuova alleanza con la Meloni".

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