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Pillola anti Covid Molnupiravir, chiesta autorizzazione a Fda statunitense per suo utilizzo

L’azienda farmaceutica Merck & Co ha annunciato di aver fatto domanda all’Fda americana per ricevere l’autorizzazione all’utilizzare del nuovo farmaco antivirale Molnupiravir. Si tratta della prima pillola contro il Covid-19, ancora in fase di sperimentazione che potrà essere somministrata, in caso di approvazione, alle persone adulte che rischiano di sviluppare i sintomi peggiori col virus.
A cura di Chiara Ammendola
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La Merck & Co, l'azienda farmaceutica produttrice della pillola anti-Covid Molnupiravir la prima di questo tipo anche se ancora in fase di sperimentazione, ha chiesto l'autorizzazione alla Fda americana per poterla utilizzare. Si tratta di un passaggio fondamentale che potrebbe portare a una svolta fondamentale nella lotta al Coronavirus. La risposta della Food and Drug Administration,  l'ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici, potrebbe giungere già nelle prossime settimane.

La doppia lotta alla pandemia: trattamento e prevenzione

Lo scorso primo ottobre il colosso farmaceutico americano ha comunicato i dati preliminari sulla sicurezza e sull'efficacia della sua pillola anti Covid: dati che dimostrano l'efficacia del farmaco che è in grado di abbattere di circa il 50 percento del rischio di ricovero in ospedale o morte nei pazienti contagiati dal Covid-19. La Merck e il suo partner Ridgeback Biotherapeutic hanno spiegato di aver chiesto all'agenzia di dare l'ok all'utilizzo di emergenza della pillola per le persone adulte positive al virus che sviluppano sintomi gravi della malattia o che rischiano il ricovero in ospedale. Ed è proprio questo il tema del suo utilizzo: con l'ok della Fda alla pillola antivirale le persone potrebbero curarsi a casa e ridurre i sintomi del Covid, alleviando il carico di lavoro negli ospedali statunitensi e aiutando a frenare le epidemie nei paesi più poveri con sistemi sanitari deboli. La lotta alla pandemia avverrebbe attraverso due canali: trattamento, tramite farmaci, e prevenzione, principalmente attraverso le vaccinazioni.

Altre due pillole anti-Covid in fase di sperimentazione

La pillola molnupiravir non è l'unica vicina all'approvazione. Tra le pillole in fase di sperimentazione ci sono anche la AT-527 di Atea Pharmaceuticals e Roche e la PF-07321332 di Pfizer, che hanno tutte la capacità di inibire la replicazione virale; non a caso sono progettate sia per i pazienti Covid con la fase precoce dell'infezione (con una positività appena riscontrata dal tampone oro-rinofaringeo), sia per coloro che sono stati esposti al virus, come i membri di una famiglia in cui vi sono uno o più contagiati o magari i compagni di classe di uno studente positivo.

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