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Greta muore a 3 anni mentre è all’asilo, arrestata maestra per omicidio: “Altri casi come il suo”

Scuote la Germania la morte di una bambina di 3 anni, Greta, che non si è mai più risvegliata dal sonnellino pomeridiano mentre era all’asilo. La maestra, di 25 anni, è stata arrestata per omicidio dopo che sono stati trovati segni di emorragia alle palpebre della piccola, compatibili con un atto di violenza. Secondo i riscontri condotti dalla polizia, già dal 2017 ci sarebbero stati stati diversi casi di sospetta aggressione a bimbi in altre strutture da parte dell’educatrice.
A cura di Ida Artiaco
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Immagine di repertorio.
Immagine di repertorio.

Un improvviso arresto respiratorio mentre faceva il suo pisolino pomeridiano all'asilo, dove la mamma l'aveva lasciata per andare a lavoro nonostante l'emergenza Coronavirus, la corsa disperata verso l'ospedale e infine l'epilogo che nessuno avrebbe mai potuto immaginare: una bambina di 3 anni, Greta, è morta per soffocamento lo scorso 4 maggio a Viersen, cittadina del Nord-Reno Vestfalia. Una vera e propria tragedia per la quale è stata arrestata la maestra 25enne della piccola e che ha sconvolto tutta la Germania. Oggi, la polizia ha diffuso un nuovo, raccapricciante dettaglio sulla vicenda: secondo i riscontri condotti dagli investigatori, già dal 2017 la donna, Sandra M., è stata protagonista di diversi casi di sospetta aggressione a bimbi in altre strutture. Ma facciamo un passo indietro.

Tutto è cominciato all'inizio del mese: la bimba, mentre è a scuola, si sente male e viene trasferita d'urgenza al pronto soccorso. I tentativi di rianimazione a cui viene sottoposta, però, non danno alcun risultato. Tuttavia, ai medici è subito apparso chiaro che la piccola fosse gravissima senza che si riuscisse a dare spiegazione medica del suo stato. Per questo sono partite le indagini. Inoltre, la giovanissima vittima mostrava segni di emorragia alle palpebre, compatibili con un atto di violenza. Non è chiaro cosa sia successo negli attimi precedenti all'arrivo di Greta in ospedale. Al momento dell'arresto respiratorio la maestra era sola con la bambina, e anzi ha sostenuto di aver controllato ogni quarto d'ora il respiro della piccola, ponendole una mano sul suo petto. Alle 14.45 Greta non respirava più. Quando sono sopraggiunti gli altri educatori l'hanno trovata sempre più pallida. Il primo tentativo di rianimazione sarebbe stato effettuato dalla stessa educatrice ora dietro le sbarre.

Ma gli inquirenti hanno continuato ad indagare, arrestando infine la maestra. La donna, un'educatrice di 25 anni, come ha rivelato solo oggi la polizia locale, non è la prima volta che si rende protagonista di un episodio del genere: anche in altri asili in cui ha lavorato in passato ci sono stati altri casi analoghi a quello che ha portato alla morte della piccola di Viersen e per la quale è ora accusata di omicidio. Il primo si sarebbe addirittura verificato nel 2017 nella vicina Toenisvorst nei confronti di una bambina di appena due anni. In quel caso è stata la stessa maestra a chiamare per tempo i soccorsi. Poi c'è il sospetto di altri cinque casi di violenza nei confronti di un bambino a Krefeld, e altre quattro situazioni sospette a Kempen. Ma finora non c'erano state denunce, anche se spesso la ragazza era stata notata per comportamenti strani e una certa mancanza di empatia nei confronti dei bambini. Altro dettaglio: pochi giorni prima dell'episodio di Viersen, la ragazza aveva annunciato le proprie dimissioni.

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