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Lavori in casa, dalla ristrutturazione al bonus facciate: tutti gli incentivi per il 2020

Tra ritocchi, novità assolute e qualche piccolo passo indietro, nel 2020 cambia il quadro dei bonus e degli sconti per i lavori di ristrutturazione e di altro genere da effettuare in casa. Confermati bonus ristrutturazioni, ecobonus e bonus mobili, arriva il bonus facciate mentre viene parzialmente eliminato lo sconto in fattura.
A cura di Stefano Rizzuti
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Tra conferme, parziali passi indietro e novità assolute dal primo gennaio 2020 il quadro dei bonus per chi effettua lavori di ristrutturazione, di vario genere, nel proprio appartamento subisce qualche modifica. Il Sole 24 Ore ha messo insieme tutte le misure per provare a districarsi in un contesto in cui gli sconti e le detrazioni sono innumerevoli, a partire dall’ultima novità: quella del bonus facciate. Altra novità riguarda lo sconto in fattura, che di fatto sparisce. Poi ci sono tutte le conferme: ecobonus, bonus mobili, bonus giardini, bonus ristrutturazioni.

Arriva il bonus facciate

La novità del 2020 è il bonus facciate, introdotto con la legge di Bilancio appena approvata in Parlamento. Secondo alcune stime, questa misura potrebbe portare 1,6 miliardi di fatturato in più per il settore dell’edilizia. Si tratta di una detrazione (in dieci anni) del 90% delle spese effettuate per interventi sulle facciate. Se l’intervento va oltre la tinteggiatura o il rifacimento dell’intonaco del 10% della superficie opaca, bisogna abbinarlo ai lavori di risparmio energetico con determinati requisiti. Vengono escluse le case isolate e gli interventi che non riguardano le strutture opache.

I bonus confermati: ristrutturazioni, mobili ed ecobonus

Il bonus ristrutturazioni è a regime con uno sconto del 36%, ma da anni questa soglia viene aumentata fino al 50%. Stesso principio che verrà applicato anche nel 2020, con la soglia che resterà quindi al 50%. La proroga sarà di un solo anno, come già avvenuto in passato, e non è prevista su base pluriennale. Il prossimo anno, dunque, va nuovamente rinnovata per confermarla al 50%. Il bonus riguarda lavori di ristrutturazione, restauro, risanamento conservativo, manutenzione straordinaria, sicurezza, antincendio e risparmio energetico non qualificato.

Allo stesso modo viene confermato il bonus mobili, uno sconto del 50% in dieci anni per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici di classe A+. Per accedere è comunque necessario aver effettuato lavori per cui è prevista una detrazione al 50%, quindi ristrutturazioni, manutenzione straordinaria, sicurezza antisismica. Il limite di spesa per accedere alle detrazioni è di 10mila euro e i lavori non devono essere stati effettuati prima del 2019. Confermato per il 2020 anche l’ecobonus, la detrazione al 65% in dieci anni per il risparmio energetico qualificato. Altri interventi, come la sostituzione degli infissi, le schermature solari, le caldaia a biomassa e a condensazione in classe A non evolute, prevedono una detrazione che si ferma al 50%.

Prorogato anche il bonus giardini, lo sconto del 36% in dieci anni per i giardini e le sistemazioni a verde. La conferma è arrivata con il decreto milleproroghe e la detrazione vale per i lavori di manutenzione del verde, per le coperture a verde, per i giardini pensili e per gli impianti di irrigazione. Il tetto di spesa è di 5mila euro di spesa per ogni unità immobiliare e questa cifra vale – applicata sulle singole unità – anche per i lavori condominiali. Non serviva, invece, il rinnovo per l’ecobonus sui lavori condominiali, misura in vigore fino al 31 dicembre 2021: si tratta di detrazioni dal 70% al 75% (che aumentano in caso di interventi in zone sismiche) per i lavori di risparmio energetico sulle parti comuni di interi edifici.

Passo indietro sullo sconto in fattura

Un’altra novità del 2020 riguarda il passo indietro sullo sconto in fattura. Nel 2019 era stato introdotto lo sconto diretto in fattura, ovvero la possibilità di pagare subito meno invece di aspettare i dieci anni per vedersi restituire parte della spesa effettuata. Ora arriva un ritocco alla misura. Finora era previsto che le imprese anticipassero la somma ricevendola poi come credito d’imposta in cinque anni. Dal primo gennaio 2020, invece, si cambia e lo sconto in fattura varrà solo per i lavori di ristrutturazione importanti di primo livello, ovvero alcune riqualificazioni energetiche per un importo di almeno 200mila euro e solo sulle parti comuni degli edifici in condominio.

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