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Assegno di natalità nella Manovra 2021: cos’è e come funziona

Prorogato secondo l’ultima bozza della legge di Bilancio l’assegno di natalità, erogato dall’Inps mensilmente “per ogni figlio nato o adottato dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021”. Il bonus viene dato alle famiglie fino a quando il bambino con compie un anno. L’importo è variabile e viene definito in base all’Isee.
A cura di Annalisa Cangemi
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Nell'ultima bozza della manovra 2021, che sta circolando in queste ore e che Fanpage.it ha avuto modo di visionare, ci sono buone notizie per i genitori che avranno presto un figlio. Nel documento è confermato infatti l'assegno di natalità. Si legge nel testo che "la disposizione riconosce un assegno per ogni figlio nato o adottato dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021". Nella nuova legge di Bilancio verranno stanziati 340 milioni per l'anno 2021 e 400 milioni per il 2022, quindi 740 milioni per il prossimo biennio.

Nel testo viene specificato però che nel caso in cui, in sede di attuazione del presente comma, si verifichino o siano in procinto di verificarsi scostamenti rispetto alle previsioni di spesa di 340 milioni di euro per l'anno 2021 e di 400 milioni di euro per
l'anno 2022, con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con i Ministri per le pari opportunità e la famiglia e del lavoro e delle politiche sociali, si provvede a rideterminare l'importo annuo dell'assegno e i valori dell'ISEE di cui all'articolo 1, comma 340, della legge 27 dicembre 2019, n. 160″.

Si tratta di un assegno mensile, introdotto nel 2014, che viene erogato alla famiglie fino a quando il bambino con compie un anno. A quanto ammonta? L'importo è variabile, e viene definito in base all'Isee, indicatore che misura reddito e patrimonio: varia comunque tra 80 e 160 euro. L'assegno viene erogato dall'Inps. Si legge nella relazione illustrativa: "L'INPS provvede, con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente e senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, al monitoraggio dei maggiori oneri derivanti dall'attuazione del presente comma, inviando relazioni mensili al Ministro per le pari opportunità e la famiglia, al Ministero del lavoro e delle politiche sociali e al Ministero dell'economia e delle finanze".

La misura dovrebbe essere assorbita più avanti dall'assegno unico per i figli, per il quale nella manovra viene indicato un incremento della dotazione di 3 miliardi il prossimo anno, un miliardo in più rispetto alla scorsa finanziaria, e poi dal 2022 si aggiungeranno 5,5 miliardi, oltre agli 1,2 miliardi iniziali. L'assegno unico per i figli non partirà prima di luglio, e per questo è stato deciso di anticipare con il bonus bebè un assegno mensile per coloro che nasceranno nei primi mesi del prossimo anno.

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