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Verona: positivo all’alcoltest, chiama il padre per guidare. L’uomo si presenta ubriaco

A Verona la polizia stradale ha fermato un trentaseienne risultato positivo all’etilometro e che quindi ha chiamato i genitori per poter tornare a casa. Davanti agli agenti si è presentato il padre di sessantatré anni che però aveva probabilmente bevuto più del figlio. A entrambi è stata ritirata la patente.
A cura di Susanna Picone
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Un normale controllo sulle strade compiuto dalla polizia stradale ha avuto un epilogo che probabilmente gli stessi agenti non si aspettavano. Agenti che, durante un controllo, hanno fermato un uomo che è stato trovato positivo all'etilometro. Per poter tornare a casa l’automobilista alticcio ha chiamato suo padre che è partito per andare a “recuperarlo” salvo però finire a sua volta nei guai. Anche il padre, infatti, era ubriaco. Gli agenti della polizia stradale lo hanno trovato in evidente stato di ebbrezza, gli hanno ritirato la patente e l'hanno denunciato. Tutto è accaduto a Verona e i protagonisti, loro malgrado, di questa storia sono un uomo di trentasei anni e il padre di sessantatré anni. Il più giovane è stato appunto quello fermato per primo durante il controllo stradale e che, per evitare che la sua Volkswagen Golf venisse rimossa, non ha esitato a chiamare casa per farsi aiutare.

Il padre risultato positivo all’etilometro con un valore quasi doppio rispetto al consentito – I suoi genitori sono arrivati dopo alcuni minuti, uno per guidare una seconda vettura e l'altro per recuperare quella del figlio. Il problema è che appunto anche il padre si è presentato alla guida della sua macchina in visibile stato di ebbrezza. Sottoposto al controllo dagli agenti, l’uomo è risultato positivo all'etilometro con un valore quasi doppio rispetto al consentito ed è stato quindi denunciato dagli agenti che hanno ritirato a entrambi la patente. Se padre e figlio alla fine sono tornati a casa è stato grazie alla moglie e madre dei due, l’unica risultata sobria in famiglia e che quindi ha potuto guidare almeno una delle auto.

"Convinti che qualche bicchiere non incida" – “Il problema principale per la sicurezza stradale è la mancanza di consapevolezza da parte dei cittadini dei rischi che derivano dal fatto di guidare dopo aver bevuto o usando il cellulare. Troppi sono convinti che qualche bicchiere non incida sulle loro capacità e lo dimostra il fatto che, pur sapendo di essere atteso dalla Polizia Stradale, il sessantatreenne denunciato, si è presentato alla guida con un tasso alcolemico di quasi 1, quando il limite massimo è pari a 0.5”, il commento del Dirigente della Polizia Stradale scaligera, Girolamo Lacquaniti.

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