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Suicidio Catricalà. La moglie: “Aveva un problema di salute. Era un po’ depresso”

Antonio Catricalà, 69 anni, è stato trovato morto ieri poco dopo le 9 del mattino sul terrazzo di casa ai Parioli di Roma: si sarebbe sparato con la pistola regolarmente detenuta. La moglie ha chiamato subito la polizia e ha spiegato che negli ultimi tempi era un po’ ansioso anche per alcuni problemi cardiaci. Era circolato il suo nome come sottosegretario per il nuovo governo.
A cura di Biagio Chiariello
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Pare fosse in ansia per un problema di salute. Diana Agosti, la moglie di Antonio Catricalà, l’ex-presidente dell’Antitrust che si è tolto la vita ieri mattina a Roma nella sua casa ai Parioli, avrebbe riferito agli investigatori di averlo visto un po’ depresso nell’ultima settimana. A tenerlo in apprensione era un problema cardiaco per il quale era sotto osservazione medica, nulla comunque di particolarmente grave. La donna ha raccontato di averlo trovato morto poco dopo le nove di ieri mattina: ha udito un colpo ed è uscita. Per il 69enne avvocato e magistrato era già troppo tardi da fare, nonostante l’intervento di un medico del 118.

Procura indaga per istigazione al suicidio

Sul posto sono arrivati gli agenti della Squadra mobile che hanno recuperato, con i colleghi Scientifica, la pistola, un revolver Smith&Wesson calibro 38, regolarmente detenuta dal sospetto suicida. L'arma è stata trovata sotto al corpo della vittima, che era riversa a terra. La Procura ha aperto un fascicolo contro ignoti per istigazione al suicidio, un "atto dovuto" in attesa dei risultati dell’autopsia che consentirà di fare maggior chiarezza. Presenti anche i vigili del fuoco per supportare il lavoro degli investigatori nel recupero del bossolo del proiettile che non è stato trovato sul terrazzo dove è avvenuto il suicidio. Sono in corso indagini balistiche per ricostruire la traiettoria del proiettile.

Nessun biglietto d'addio

Al momento nessun biglietto di addio sarebbe stato trovato all’interno dell’appartamento di Catricalà. La polizia, con la quale ieri hanno collaborato anche i Vigili del fuoco durante il sopralluogo nel palazzo, avrebbe acquisito alcuni documenti nello studio dell’uomo per capire i motivi del gesto estremo. Sei anni fa, sempre a febbraio, la polizia aveva un furto nella sua abitazione, da dove fuggirono tre uomini incappucciati. La salma di Catricalà si trova ora al Gemelli a disposizione dell'autorità giudiziaria.

Catricalà era depresso?

Al momento gli investigatori escludono una malattia grave come possibile movente ma propendono più per l'ipotesi di una forma latente di depressione. Il problema di salute riferito dalla moglie potrebbe avergli procurato uno stato d'ansia tanto forte da spingerlo al suicidio. Il nome di Catricalà era circolato come papabile sottosegretario alla presidenza del Consiglio del nuovo governo Draghi. Poi al suo posto è stato scelto Roberto Garofoli. Numerosi i ruoli ricoperti nel corso della sua lunga carriera: tra i più importanti quelli di magistrato del Consiglio di Stato, viceministro dello Sviluppo economico con delega alle comunicazioni nel governo Letta, presidente di Aeroporti di Roma dal 2017. Dal 18 febbraio era presidente dell'Istituto Grandi Infrastrutture.

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