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Stefano Delle Chiaie morto, Borghezio: “Un combattente, ne nasce uno ogni 100 anni”

Stefano Delle Chiaie è “un soldato politico nella rivoluzione nazionale” e “un vero combattente, in un Paese ne nasce uno ogni 100 anni”. Così l’ex europarlamentare della Lega Mario Borghezio ha parlato dell’esponente della destra radicale e fondatore di Avanguardia Nazionale morto nella notte.
A cura di Susanna Picone
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Stefano Delle Chiaie è morto la notte scorsa al Vannini di Roma all'età di 82 anni e a visitare la salma questa mattina si è recato Mario Borghezio, ex europarlamentare della Lega, che raggiunto dall'Adnkronos ha parlato della scomparsa del fondatore di Avanguardia Nazionale ed esponente della destra neofascista in passato coinvolto nella strage di Bologna. “Lo considero un soldato politico nella rivoluzione nazionale”, ha detto Borghezio, affermando appunto di aver fatto visita a Delle Chiaie questa mattina. “Sono andato a vedere la salma e ovviamente sarò presente ai funerali giovedì – così Borghezio – un alfiere della lotta contro la sovversione comunista, in Italia e in tutto il mondo. Un vero combattente, in un Paese ne nasce uno ogni 100 anni. Ho un enorme rispetto per lui. Un uomo di combattimento che aveva una visione del mondo nella quale sostanzialmente mi riconosco”. Al giornalista Paolo Berizzi che ha definito Stefano Delle Chiaie "uomo di collegamento tra la destra radicale e la Lega sovranista e nazionalista di Matteo Salvini", Borghezio ha risposto dicendo che sono “cose completamente slegate”. “Io non ho da alcuni anni alcun rapporto con Casapound, il mio incontro con loro è stato abbastanza casuale. Non sono mai appartenuto ad Avanguardia Nazionale anche se ne ho molto apprezzato le caratteristiche. Non c'entra niente, non c'è alcuna triangolazione di questo genere”, ha spiegato affermando di non conoscere neppure quali fossero i rapporti fra Delle Chiaie e Casapound.

Le parole di Borghezio su Stefano Delle Chiaie – “A me interessa il Delle Chiaie che combatteva in Bolivia, in Spagna con i carlisti, in certi Paesi africani con le forze rivoluzionarie anticomuniste. Il mio rapporto con lui potremmo definirlo storico-politico, di simpatia per la persona. Quando uno o due anni fa ho avuto la possibilità di partecipare alla loro riunione periodica – sapendo che era un po' l'occasione in cui tutti quelli che gli erano rimasti fedeli lo incontravano -, ho accettato l'invito. C'è un filmato su Internet in cui io dico quello che penso. Ho incoraggiato Delle Chiaie a tornare attivamente in politica. Gli ho detto: ‘c'è bisogno di uomini come il comandante Delle Chiaie'”, ha spiegato ancora Mario Borghezio.

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