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Uccisa dal marito ad Apricena, la sorella di Giovanna ai vicini: “Sentivate urlare e non avete agito”

Angela Frino, sorella della 44enne Giovanna uccisa dal marito ad Apricena, si è scagliata contro i vicini di casa della donna in un lungo post Facebook. “Sentivate le urla di quel mostro e non avete fatto nulla, potevate salvare Giovanna”
A cura di Gabriella Mazzeo
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"Mi rivolgo a tutte le persone che sentivano ogni giorno quel mostro urlare contro mia sorella: invece di farvi i fatti vostri, sarebbe bastata una chiamata ai Carabinieri per salvare la vita a Giovanna. Spero che la coscienza non vi dia pace per il resto della vita". A parlare è Angela Frino, sorella di Giovanna Frino, la 44enne originaria di Cerignola uccisa in casa dal compagno Angelo Di Lella, ex guardia giurata,  che le ha puntato contro un'arma da fuoco, ferendola con quattro colpi al torace.

Secondo quanto emerge dalle indagini, la coppia era in crisi da diverso tempo: Giovanna aveva infatti deciso di lasciare Di Lella e di trasferirsi con le tre figlie a Cerignola dai suoi familiari. "Negli ultimi tempi – hanno riferito alcune amiche – Giovanna era finita in un vortice di discussioni continue e liti con il marito che non si rassegnava alla fine della loro relazione". Secondo quanto aveva raccontato la vittima, quella del killer era diventata una vera e propria ossessione.

Nella mattinata del 16 dicembre, forse poco dopo un litigio, l'uomo si è avvicinato a lei e le ha sparato quattro colpi di pistola al torace. La 44enne è deceduta sul colpo. Il suo corpo è rimasto sul pavimento della cucina fino a quando non sono intervenuti i carabinieri che hanno convinto Di Lella a uscire dall'appartamento. Nelle prossime ore l'uomo sarà ascoltato nuovamente per fornire la sua versione dei fatti.

La figlia minorenne era in casa

Al momento della tragedia era in casa anche la figlia 17enne della coppia. La ragazzina non era andata a scuola a causa dell'influenza e si trovava nella sua camera da letto quando Di Lella ha puntato l'arma contro la compagna. L'adolescente è stata affidata alle cure delle forze dell'ordine che l'hanno fatta uscire dall'appartamento subito dopo l'accaduto. Le altre due figlie, invece, erano fortunatamente assenti.

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