2 Gennaio 2022
9:00

Le tradizioni della festa dell’Epifania in Italia: le origini e la vera storia della Befana

Il 6 gennaio è il giorno dell’Epifania, quello in cui i Re Magi arrivarono a Betlemme. Ma è anche quello in cui la Befana riempie la calza dei bimbi. Scopriamo tutte le usanze e le tradizioni legate a questa giornata.
A cura di Giusy Dente

In tutta Italia il 6 gennaio si festeggia l'Epifania e ogni regione d'Italia ha le sue usanze e tradizioni per celebrare la giornata. Sicuramente il rito della calza, da appendere al camino e riempire di dolciumi, è quello più gettonato in tutto il Paese. Ma non mancano anche eventi e feste (il Panevin, la Regata della Befana, Il Raduno Nazionale delle Befane e dei Befani) e chiaramente ci sono diversi piatti tipici, che si è soliti cucinare in questo giorno (fugassa d'la Befana, befanini, pepatelli). Da un lato, questa ricorrenza ha un'origine legata alla religione: è il giorno dell'arrivo dei Re Magi a Betlemme, in occasione della nascita di Gesù, per portargli oro, incenso e mirra. Dall'altro, la vecchietta vestita di stracci che porta dolci ai bimbi buoni o carbone a quelli cattivi volando su una scopa, non è inquadrabile all'interno del Cristianesimo. Ci sono diverse leggende legate alla figura della Befana così come ciascuna regione d'Italia ha il suo modo di trascorrere la giornata del 6 gennaio.

Cosa si fa per la Befana? 4 tradizioni da seguire il 6 gennaio

L'Epifania tutte le feste porta via: questo modo di dire tutto italiano sintetizza perfettamente la malinconia del 6 gennaio, che pur essendo un giorno di festa e svago (soprattutto per i bambini) porta comunque con sé anche la consapevolezza della fine dei giorni di festa. Per goderselo al meglio, non mancano eventi e feste tradizionali, da nord e sud del Paese. E non mancano piatti tipici, soprattutto dolci, da portare in tavola e gustare in compagnia.

Il Panevin friulano

Il Panevin è il falò, come viene chiamato in Friuli Venezia Giulia. Qui il 6 gennaio si è soliti organizzare farò di buon auspicio: il fuoco diventa un modo per attrarre la sorte positiva, perché le fiamme simboleggiano la forza dirompente del nuovo che avanza e che brucia via il vecchio per farsi spazio. La direzione del fumo diventa il modo per scoprire l'andamento del nuovo anno, se sarà fortunato o meno. È importante che le faville siano alte, per questo i contadini smuovono il fuoco usando una forca.

La Regata della Befana

Per questa usanza bisogna spostarsi in Veneto, a Venezia precisamente. La città ospita ogni anno la tradizionale Regata della Befana. Lungo il Canal Grande sfila un corteo di barche con a bordo persone travestite da Babbo Natale e Befana.

Il Raduno Nazionale delle Befane e dei Befani

Questo raduno si svolge a Fornovo Taro, in provincia di Parma. La città per l'occasione si riempie di centinaia di persone in costume e tra canti e balli si eleggono Madame Befana e Mounsieur Befano.

I cibi che non possono mancare

Sono i dolci i cibi protagonisti di questa giornata. Non solo quelli che ricevono i bambini nelle calze lasciate appese in casa, ma anche quelli che i grandi sono soliti cucinare, ciascuno secondo la tradizione locale. La fugassa d'la Befana è tipica del Piemonte, è una focaccia arricchita con canditi e uvetta, molto aromatica. I cosiddetti befanini sono frollini della cucina toscana, amatissimi soprattutto dai più piccoli, perché ricoperti di zuccherini colorati. I pepatelli invece si preparano nel sud Italia: sono biscotti a base di miele, mandorle e scorza d’arancia arricchiti dal pepe, che conferisce loro un sapore particolarmente speziato.

La vera storia della Befana: le origini tra leggende e curiosità

Ce la immaginiamo su una scopa, vecchia, vestita di stracci e col naso lungo: ma cosa c'entra la Befana con i Re Magi? Una delle leggende legate all'Epifania racconta che nel viaggio verso Betlemme Gaspare, Melchiorre e Baldassarre chiesero informazioni a una vecchina. La invitarono a unirsi a loro ma lei rifiutò. Giunta a casa e pentita della decisione presa, cominciò a cercare i tre e il Bambino appena nato bussando a ogni porta, regalando dolcetti ai bambini che incontrava lungo la strada. Ecco perché, da allora, si racconta che continui a riempire di doni le calze dei bambini di tutto il mondo.

Una seconda leggenda narra invece che la Befana altri non sia che Madre Natura. Nella notte tra il 5 e il 6 gennaio appariva sotto forma di strega a bordo di una scopa: nei riti pagani stagionali si bruciava simbolicamente un ramo, per indicare la rinascita di una Natura giovane. Non a caso, ancora oggi in alcune parti d'Italia viene bruciato un fantoccio dalle sembianze di una strega, come portafortuna e per tenere lontana la malasorte. Ma il nome Befana da dove deriva? Dovrebbe essere il greco "Epifania", che significa "manifestazione divina", "apparizione". La parola con le evoluzioni linguistiche è diventata prima "bifania", poi "beffania" e infine quella che conosciamo oggi.

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