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Sospetti sulla bevanda preparata per Djokovic, interviene la moglie: “Parlerà quando sarà pronto”

La moglie di Novak Djokovic pubblica un messaggio criptico in risposta agli interrogativi posti dal video della pozione misteriosa preparata dallo staff del serbo durante la semifinale di Parigi Bercy: “Potrebbe essere una cosa privata. È permesso?”.
A cura di Paolo Fiorenza
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A distanza di giorni dalla diffusione del video che immortala lo staff di Novak Djokovic impegnato sulle tribune del palazzetto dello sport di Parigi Bercy nel preparare furtivamente una mistura fatta poi pervenire al tennista serbo tramite una raccattapalle, il filmato continua a macinare visualizzazioni (siamo a 15 milioni) e gli interrogativi sul contenuto della borraccia non smettono di essere posti, fino ad arrivare a veri e propri sospetti su qualcosa di non esattamente limpido.

Ad alimentare tutto questo è stato proprio il comportamento assolutamente strano del clan di Djokovic, che sabato scorso, quando si è accorto che qualcuno stava filmando la preparazione della bevanda da parte del fisioterapista Ulises Badio, si è adoperato per nasconderlo alla vista della videocamera, con due membri dello staff che si sono artatamente spostati per coprirlo.

Se quello che Badio stava miscelando – peraltro in maniera circospetta, abbassandosi sotto il sedile – non era altro che la classica integrazione di zuccheri ad immediato assorbimento e sali minerali, allora perché farlo in maniera così nascosta? È la domanda posta non da uno dei tanti tifosi intervenuti sui social, ma da Ben Rothenberg, uno dei più autorevoli giornalisti di tennis al mondo, che ha scritto un eloquente post su quanto avvenuto durante la semifinale vinta da Djokovic su Tsitsipas: "Ho sempre pensato che ci dovrebbe essere più trasparenza sulle sostanze che i giocatori assumono, in particolare durante le partite, ma ho anche pensato raramente che qualcosa non andasse bene. Ma cavolo, il linguaggio del corpo in questo video è bizzarro. Che cosa pensa di dover nascondere il team di Djokovic?".

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Ovviamente la mole di messaggi e interrogativi è sbarcata anche sui social di Djokovic e delle persone a lui vicine, e qualche ora fa sua moglie Jelena è intervenuta a sua difesa: "Non vedo nulla di sospetto – ha scritto su Twitter – Vedo solo delle persone che cercano di mantenere la privacy riguardo ai loro affari in un mondo in cui tutti sentono di avere tutto il diritto di puntare una telecamera verso qualcuno ogni volta che vogliono. Apparentemente cercare di agire in maniera privata ti rende losco al giorno d'oggi".

Novak Djokovic con la moglie Jelena, sono sposati da 8 anni
Novak Djokovic con la moglie Jelena, sono sposati da 8 anni

Djokovic dal canto suo non ha detto nulla sulla questione, né gli è stato chiesto qualcosa a riguardo in conferenza a Parigi. "Parlerà quando sarà pronto a parlare – ha aggiunto Jelena in maniera criptica – Tutta questa sciocchezza nel far parlare le persone di qualcosa che non sono pronte perché gli altri non sono pazienti è assurda. Sedetevi un po' in silenzio. Pensate di più a voi stessi. Non tutto ciò che vedete è controverso. Potrebbe essere privato. È permesso?".

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Questa peraltro non è la prima volta che Djokovic è finito sotto i riflettori per quanto riguarda il contenuto di una borraccia che ha assunto durante un cambio di campo. Al torneo di Wimbledon di quest'anno il campione serbo sembrava aver inalato bruscamente per bocca – e non bevuto – da una borraccia durante la vittoria negli ottavi di finale su Tim van Rijthoven. Quella volta in conferenza gli fu chiesto qualcosa al riguardo e il 35enne rispose in maniera ironica, descrivendo la bevanda come una "pozione magica". Forse stavolta – "quando sarà pronto" – Novak argomenterà la replica in maniera meno scherzosa.

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