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Torneo di Wimbledon 2024

Sinner spiega agli italiani la cosa più difficile: cosa non deve succedere dopo una sua sconfitta

La sconfitta di Wimbledon solleva ancora una volta dubbi su Sinner numero 1 al mondo. Ma il tennista alto-atesino ha chiarito cosa conta veramente nella stagione e nella costruzione di un campione.
A cura di Maurizio De Santis
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Jannik Sinner che perde fa rumore. Forse anche troppo. Se la sconfitta arriva nei quarti di Wimbledon contro un avversario storico (Daniil Medvedev), è addirittura peggio. Come se essere numero uno al mondo sia sinonimo di successo sempre. Ecco perché, dopo essere uscito di scena sull'erba inglese al quinto set e a margine di una partita strenua (per il malore accusato e lo sforzo sostenuto per restare in campo), il tennista alto-atesino ha chiarito alcuni concetti essenziali durante la conferenza stampa: "vincere ogni partita è difficile"; "mai dare per scontate soprattutto quelle degli Slam"; "so che il livello è lì e questa è la cosa più importante"; "credo di poter andare oltre e diventare un giocatore migliore".

Espressioni che mettono la sordina anche al riverbero social che ha ogni suo passo falso e per la pletora di commenti generati. Lo aspettano al varco, lui chiarisce che il discorso è più ampio, va dimensionato al contesto di una stagione e sul lungo periodo non in base alle emozioni di pancia del momento.

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Stagione positiva: tante vittorie, poche sconfitte e in match molto combattuti

Finora, prendendo in esame il 2024, non c'è da lamentarsi: trionfo agli Australian Open, vittoria a Rotterdam, sconfitta in semifinale a Indian Wells (contro Alcaraz), successo a Miami, ko in semifinale a Monte Carlo (contro Tsitsipas), ritiro a Madrid senza giocare i quarti (per un infortunio all'anca che lo ha fatto tremare), ko in semifinale al Roland Garros (contro Alcaraz), vittoria a Halle poi il modo in cui è maturato lo stop contro il russo in Inghilterra. È poco? Niente affatto. Può fare di meglio? Sì, lo sa anche Sinner.

Mi sentivo come se stessi giocando un buon tennis – le parole di Sinner -, ho avuto avversari difficili da affrontare per arrivare a questo punto, sentivo la palla in un modo molto positivo. Il finale non è stato positivo ma mi dà comunque fiducia per i prossimi tornei. Una sconfitta è difficile da digerire, ma la stagione sta andando in modo molto positivo con tante vittorie, poche sconfitte e sempre in partite molto combattute. So che il livello è lì e questa è la cosa più importante.

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Sinner spiega cosa significa giocare da numero 1

Bastano quelle riflessioni, che sono centrali nel ragionamento fatto da Sinner nel dialogo coi media, per comprendere qual è il processo di costruzione di un campione. Fa parte del gioco anche questo, funziona così. Lo sa, lo ha capito, gliel'hanno spiegato: quando sei il migliore tutti si aspettano che tu prevalga a mani basse dimenticando che la vita sportiva – anche quella di un talento che svetta in cima al ranking internazionale – è costituita da tanti fattori che fanno la differenza.

Perdere da numero 1 è una sensazione diversa perché ora so che posso sempre farcela. Ma d'altro canto non bisogna mai dare per scontata ogni partita, soprattutto negli Slam, perché vincere ogni partita è difficile. Ora spero di poter giocare molti altri quarti e semifinali, di poter ancora grandi trofei, attraverso il lavoro duro e le giuste soluzioni. Credo di poter andare ancora oltre.

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Prossimo obiettivo: le Olimpiadi. Ma lo sguardo va anche oltre

I Giochi di Parigi 2024 sono il prossimo appuntamento di rilievo in calendario. Sinner avrà tutti i riflettori puntati addosso e fucili spianati (metaforici) pronti per impallinarlo qualora le cose non dovessero andare per il verso giusto. Del resto, tra i suoi detrattori c'è ancora chi pensa che è diventato numero 1 al mondo solo perché Djokovic a Parigi s'è fatto male. Testa, cuore e animo però hanno un orizzonte che si spinge oltre le Olimpiadi perché un campione non può accontentarsi dell'orticello.

Le Olimpiadi sono uno degli eventi più grandi che abbiamo durante tutto l'anno e non vedo l'ora di esserci – ha aggiunto Sinner -. Sono su terra, quindi dovrò prepararmi. E poi dovremo vedere anche il programma dopo le Olimpiadi perché è tutto abbastanza vicino. Ma io ho una mentalità positiva, so che posso fare qualcosa di grandioso da ora in poi. So che il livello è lì e posso tirare fuori alcuni aspetti positivi anche dalla sconfitta con Medvedev. Ho provato a cambiare qualcosa per vincere punti in modo diversi, lavorando su queste cose so di poter diventare un giocatore migliore.

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