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La Ferrari non trova spiegazioni al guasto del motore di Leclerc: rischia pesanti penalità

L’improvviso guasto al motore della F1-75 che ha costretto Charles Leclerc al ritiro dal GP di Spagna di Formula 1 2022 è ancora un mistero per la Ferrari, ma a preoccupare è soprattutto il fatto che la seconda power unit stagionale del monegasco non potrà essere più utilizzata rendendo quindi inevitabili delle penalità in griglia per il pilota del Cavallino nel prosieguo del Mondiale.
A cura di Michele Mazzeo
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Il guasto alla F1-75 che ha costretto Charles Leclerc al ritiro nel GP di Spagna potrebbe avere gravi conseguenze sul prosieguo del Mondiale di Formula 1 2022 della Ferrari. E non solo perché Max Verstappen e la Red Bull hanno massimizzato il primo "zero" stagionale del monegasco prendendosi la vetta della classifica piloti e di quella costruttori.

Quanto avvenuto al 27° giro della corsa sul circuito di Barcellona ha infatti colto del tutto di sorpresa la scuderia del Cavallino che, dopo aver fatto esordire la seconda power unit a Miami, per il gran premio catalano aveva anche portato il primo pacchetto di aggiornamenti alla F1-75. Tutto sembrava filare liscio con il monegasco che, dopo aver dominato le prove libere e conquistato la pole position, fin li stava agevolmente conducendo la gara veleggiando verso una quasi certa vittoria, ma all'improvviso, senza alcun segnale premonitore, la vettura perde potenza provocando la disperazione del 24enne di Monte-Carlo costretto al ritiro.

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Nemmeno la Ferrari riesce a dare ancora una spiegazione a quale sia stato il problema occorso alla power unit di Leclerc che è stata immediatamente inviata a Maranello dove sarà analizzata: "È stato un problema improvviso. Credo che lo abbiamo appreso prima da Charles in radio e poi dagli ingegneri che esaminavano i dati. Non abbiamo ancora una spiegazione. Quindi il motore sarà rispedito a Maranello, viaggiando di notte, dove lo smonteremo per capire cos'è successo" ha infatti detto il team principal del Cavallino Mattia Binotto al termine del sesto round del Mondiale 2022.

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Oltre a capire qual è stato il motivo che ha costretto improvvisamente Charles Leclerc al ritiro nel corso del GP di Spagna, quello che preme sapere in vista del prosieguo del campionato e della lotta per i titoli iridati è soprattutto se la seconda power unit stagionale, smarcata dal monegasco nel precedente GP di Miami, potrà essere ancora utilizzata. E a tal proposito lo stesso team principal non sembra essere molto ottimista: "Recuperare la power unit? Non ne ho idea, ma è molto difficile se ti fermi così. Vedremo dopo le analisi, magari non potremo più usare un paio di componenti recuperando gli altri" ha difatti chiosato Binotto nella conferenza stampa post gran premio sul tracciato del Montmelò.

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Alla luce di ciò sembra dunque che già per la prossima gara, a Monte-Carlo, quando mancano ancora 16 gare al termine della stagione, Leclerc dovrà usare la terza power unit stagionale (l'ultima consentita dal regolamento prima che scattino le penalizzazioni), mentre il rivale Max Verstappen utilizzerà ancora una volta la PU 1 con cui ha cominciato il Mondiale 2022. Appare impossibile dunque che il monegasco possa arrivare alla fine dell'attuale campionato senza utilizzare altre Power Unit e pertanto evitare le relative penalità in griglia di partenza. Penalità che potrebbero ad andare ad influire pesantemente nella lotta iridata tra Charles Leclerc e Max Verstappen nonché tra Ferrari e Red Bull per il titolo costruttori, soprattutto qualora dovessero essere giocate punto a punto fino all'ultimo gran premio dell'anno.

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Ne è cosciente Mattia Binotto che però, facendo leva su ciò che è accaduto nella passata stagione, non è così pessimista riguardo al futuro: "Tre power unit son sicuramente troppo poche – ha difatti detto il team principal della Ferrari dopo il GP di Spagna –. Per gestire correttamente la stagione, Mercedes l’anno scorso ha dimostrato di doverne utilizzare addirittura sei. Non sarebbe sorprendente se noi arrivassimo a quattro – ha poi proseguito –, quando poi altri l’anno scorso sono arrivati a sei lottando per un Mondiale. Tre è la soglia massima dalla quale poi si pagano delle penalità in griglia, ma – ha infine chiosato il numero uno del muretto del Cavallino – non è detto che queste non siano gestibili".

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