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Spalletti si sfoga sullo Spartak Mosca: “In Russia ci sono società serie, poi ci sono loro”

Luciano Spalletti non ha digerito il comportamento dello Spartak Mosca nel post-partita di Europa League ma il Napoli vuole ripartire e spera di farlo con la Lazio.
A cura di Vito Lamorte
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Il Napoli vuole ripartire dopo le sconfitte contro Inter e Spartak Mosca e allo stadio Maradona per ricevere la Lazio. Gli azzurri guidano la classifica con il Milan ma le inseguitrici si sono avvicinate dopo le battute d'arresto delle prime della classe nell'ultimo turno e c'è bisogna di una risposta da parte della squadra campana, che ospiterà l'ex Maurizio Sarri in una situazione non semplice anche a livello di infortuni. Luciano Spalletti nella conferenza stampa della vigilia si è espresso così sull'emergenza e sulla mentalità da tirare fuori in queste occasioni: "Va bene ciò che si dice, ma facciamo delle precisazioni: la rosa è di un certo livello, già nelle prime partite era fuori Mertens per l'operazione, a centrocampo c'erano pochi per 3 partite ed abbiamo fatto ciò che volevamo. È chiaro che da queste risposte si darà un'impronta al cammino che vogliamo fare. Noi però non dobbiamo dimostrare niente, innervosirci o avere cose da ribaltare, dobbiamo lavorare ogni giorno in maniera seria, quella è la soluzione. Dobbiamo essere superiori a ciò che s'è proposto la volta precedente, senza farci condizionare. È chiaro che se andiamo lì a Mosca, sapendo del clima del meteo e dello stadio, perché sono una grande realtà nel loro contesto, e poi prendiamo una situazione dopo 30 secondi, il primo che deve fare un esame sul lavoro sono io. Bisogna capire ciò che arriva ai singoli calciatori, è più importante a volte un silenzio per ritrovare il comportamento anziché frasi fatte".

L'allenatore del Napoli è tornato sul comportamento tenuto dallo Spartak Mosca dopo la partita sui social, fatto di post e video di derisione dopo il 90′, per la sua mancata stretta di mano al Rui Vitoria: "Vedo questa passione nel voler farmi cambiare, ma io non ci tengo, mia mamma a 90 anni mi dice non cambiare. In Russia ci sono stato, ci sono persone vere che hanno un comportamento serio. Ci sono società serie, che sanno stare nel calcio europeo, e poi c'è lo Spartak che può fare ciò che gli pare, è diverso dalle altre. A chi non mi saluta correttamente ad inizio partita, le offese si fanno di persone e non dai tweet o nelle conferenze. Si fa come si ho fatto io, di persona, ma interessa ad alcuni per dire che sono nervoso o altro, mentre ad altri non interessa a nessuno che i giocatori dell'Inter mi hanno abbracciato alla fine mentre tutti dicono che s'è fatta confusione nello spogliatoio, oltre ai dirigenti e gente che lavora dietro le quinte. Quello non è interessato a nessuno".

Sulle condizioni di Insigne e Fabian Ruiz, che hanno saltato la trasferta in Russia, il tecnico di Certaldo ha tranquillizzato l'ambiente: "Sono a disposizione, hanno svolto l’intera seduta in gruppo, con grande intensità e sono pronti per partire dall'inizio”. 

Il Napoli dovrà fare a meno di Victor Osimhen per almeno 90 giorni dopo l'operazione e Spalletti ha commentato così la sua lunga assenza: "È un giocatore unico, ha tutte le qualità, caratteristiche, è completo, deve migliorare e raffinare la tecnica, ma poi le altre ce l'ha tutte, è difficile trovarne altri. Mertens tecnicamente e nel posizionamento non sbaglia, ma se deve fare uno strappo di 70 metri o saltare di testa e tenere palla è diverso, ma se gli capita una palla e tira la mette dove vuole. Si perdono delle caratteristiche, se ne prendono altri, ma conta essere al top per ciò che abbiamo in campo. Petagna ne ha altre ancora, siamo assortiti bene, per ora si lavora correttamente restando tranquilli".

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A Napoli torna Sarri, che ha scritto pagine importanti e Spalletti ha provato a inquadrare così il prossimo rivale: "Avversario difficile, qui l'hanno visto come organizza il gioco collettivo, tenendo la squadra corta, con la ragnatela di passaggi stretti, la percezione di dove si può far male. Loro stanno anche bene per come si sono mostrati in settimana e sarà una partita vera, di livello".

In occasione di Napoli-Lazio verrà ricordato Diego Armando Maradona ad un anno dalla sua scomparsa e queste sono le parole di Spalletti sul Pibe de Oro: "Maradona è sempre nei pensieri dei calciatori, non solo dello sportivo per averlo ammirato, ma ci sono anche calciatori che vorrebbero ripercorrerne la grandezza, anche nelle canzoni che cantano. In ritiro in una cena sono venute fuori anche le canzone di Diego. In sintesi io dico che non importa capire se è stato un buon esempio o meno, il più grande numero 10 o no, ma ciò che è fondamentale è il vuoto che ha lasciato, la sensazione di spazio lasciato al niente, lo smarrimento totale che non si era mai visto nella storia del calcio. Ed è riduttivo parlare solo di storia del calcio, è stato il più grande di tutti, ci ho giocato una volta contro e ricordo benissimo cosa creò come difficoltà. Per capire la sua anima, va ascoltato quando cantava forse più che visto in campo. La grandezza è come faceva sentire gli altri, quanto li faceva diventare grandi".

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