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Logo arcobaleno ovunque tranne che per il mondo arabo: la scelta ipocrita della Lega Serie A

Anche la Lega di Serie A ha adottato un logo con i colori dell’arcobaleno. La Lega di Serie A si schiera nella campagna in difesa dei diritti LGBT, ma lo fa a metà. Perché mentre nei profili Twitter in italiano, inglese e spagnolo ha modificato il logo non ha fatto altrettanto in quello in lingua araba.
A cura di Alessio Morra
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La Lega di Serie A stamattina ha pubblicato il proprio logo in versione modificata. Anche la Serie A ha deciso di trasformare il proprio logo e ha adottato i colori arcobaleno, con un po' di ritardo rispetto al Barcellona, alla Juventus, al Bayern che avevano aderito alla protesta nata nei giorni scorsi quando la Uefa ha vietato di colorare d'arcobaleno lo stadio di Monaco di Baviera. La Lega ha pubblicato il logo con i nuovi colori nelle pagine Twitter in inglese e in spagnolo, oltre che in italiano, ma non ha utilizzato il nuovo logo nella pagina Twitter del profilo in arabo: una decisione che ha creato tante polemiche.

La Lega di Serie A cambia la propria foto ma non nel profilo in arabo

Anche la Lega di Serie A si schiera dunque nella campagna in difesa dei diritti LGBT e lo fa modificando i colori del logo, che diventa arcobaleno. Nuova immagine del profilo sia nella pagina in inglese che in quella in spagnolo, ma non in quella in arabo. Una scelta che crea notevoli polemiche. La Lega di Serie A ha deciso di non modificare l'immagine nel profilo in arabo, probabilmente perché in alcuni paesi del mondo arabo l'omosessualità è reato. Un errore quello della Lega perché se si fa una campagna, in questo caso in difesa dei diritti LGBT, si dovrebbe farlo fino in fondo. Mentre la Serie A ha deciso di scegliere una via di mezzo, considerando forse anche che la Supercoppa Italiana 2021 che giocheranno l'Inter e la Juventus probabilmente in Arabia Saudita.

Le proteste contro i Mondiali del Qatar

La situazione è particolare a tutti i livelli considerando pure che ci sono da mesi forti proteste per i Mondiali del Qatar. Sia la Norvegia che la Germania hanno protestato perché non sono garantiti in Qatar i diritti umani né dentro né fuori dal campo, come era scritto su una maglietta indossata, dai calciatori tedeschi, prima di una gara di Qualificazione con l'Islanda. Diritti che non sono garantiti ai lavoratori, anche a quelli che stanno costruendo gli stadi per la Coppa del Mondo 2022, e che sono negati anche a chi è omosessuale, anche in Qatar l'omosessualità è reato.

I calciatori dell'Italia non si inginocchiano volontariamente agli Europei

Alla vigilia di Italia-Austria si è parlato molto dell'inginocchiamento dei calciatori dell'Italia, che a maggioranza ha deciso di non seguire spontaneamente la protesta del movimento Black Live Matters. Chiellini, prima di Italia-Austria, ha spiegato che i calciatori della Nazionale si inginocchieranno solo se ci sarà una richiesta esplicita alla Uefa della squadra avversaria.

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