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Lilian Thuram: “Lo sputo di Marcus? Mi sono chiesto se fosse davvero mio figlio”

L’ex difensore di Parma e Juventus ha commentato il brutto episodio che ha coinvolto il figlio Marcus durante la partita con l’Hoffenheim: “Sono rimasto scioccato quando l’ho visto, ma mi ha detto che non lo ha fatto apposta. La punizione? È normale che venga punito perché è un gesto che non deve esistere sui campi di calcio”.
A cura di Alberto Pucci
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Il brutto episodio che ha visto protagonista Marcus Thuram, giovane attaccante francese, ha fatto il giro d'Europa e messo in grande imbarazzo non solo il giocatore ma anche la sua famiglia. In primis il padre Lilian, ex difensore di Parma e Juventus. Dopo lo sputo di Marcus al difensore dell'Hoffenheim Stefan Posch, durante la 13a giornata del campionato tedesco, e la successiva stangata della federazione tedesca (cinque giornate di stop e multa per 40.000 euro), Lilian Thuram ha commentato la vicenda che ha coinvolto l'attaccante del del Borussia Monchengladbach

"Mentre guardavo la partita sono rimasto scioccato e mi sono chiesto se fosse davvero mio figlio – ha dichiarato Lilian, in un'intervista concessa a ‘RCI Guadeloupe' – In seguito ho avuto la sua spiegazione, ossia che era arrabbiato e senza farlo apposta è partita la saliva. Marcus vuole che la gente sappia che non era intenzionale".

Le scuse di Marcus Thuram

"È comprensibile quello che sta succedendo sui media – ha aggiunto l'ex difensore – Dopo il cartellino rosso, la prima persona che ha chiamato quando è andato negli spogliatoi è stato suo fratello Képhren (centrocampista del Nizza, ndr) per dirgli che non l'aveva fatto apposta, che era talmente arrabbiato che la saliva è uscita da sola. La punizione? È normale che venga punito perché è un gesto che non deve esistere sui campi di calcio".

Le scuse per la brutta figura, oltre al padre e al fratello, Marcus Thuram le ha pubblicamente fatte a tutti dopo la partita: "Oggi è successa una cosa che non fa parte del mio carattere e che non può ripetersi mai più – ha scritto sui social – Mi sono comportato male nei confronti di un avversario. Non l'ho fatto di proposito. Mi scuso con tutti, con Posch, con tutti i miei avversari, con i miei compagni di squadra e con la mia famiglia, oltre che con tutti coloro i quali hanno visto la mia reazione".

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