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In ginocchio sì oppure no, cosa farà l’Italia con il Belgio

I calciatori dell’Italia s’inginocchieranno prima della partita con il Belgio? Lo ha già detto il capitano della Nazionale, Giorgio Chiellini, nonostante la gaffe clamorosa su “nazismo” e “solidarietà verso le squadre avversarie”. Dopo quanto accaduto prima della gara con l’Austria, la domanda sorge spontanea in occasione della sfida dei quarti.
A cura di Maurizio De Santis
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È diventato un giochino che ha privato il gesto, inginocchiarsi prima della partita, della carica simbolica e del messaggio anti razzista da veicolare. Le parole di Giorgio Chiellini hanno tracciato i contorni dell'assoluta ignoranza rispetto al significato che c'è dietro genuflessione e pugno alzato: il difensore della Juventus e della Nazionale ha parlato di "nazismo" e "solidarietà verso le altre nazionali", spiegato che gli Azzurri potrebbero farlo se arriverà "una richiesta da parte dell'altra squadra".

Lukaku e i compagni del Belgio hanno messo in atto quella forma di protesta/denuncia anche a pochi istanti dal fischio d'inizio con il Portogallo. Ecco perché alla luce del "se lo fanno loro allora lo facciamo anche noi" sorge spontanea la domanda.

Cosa farà l'Italia: si metterà in ginocchio oppure no? Il quesito, che assieme all'imbarazzo di Leonardo Bonucci e al fuori onda grottesco nel corso dell'intervista ha accompagnato la vigilia della partita degli ottavi contro l'Austria, torna di stretta attualità in occasione della gara dei quarti in programma il 2 luglio a Monaco di Baviera.

Contro il Galles i calciatori s'erano mostrati impreparati: solo in cinque s'inginocchiarono (nella foto in basso) rispetto alla compattezza alla selezione del Regno Unito. Il polverone sollevato prima del match con l'Austria venne soffiato via con una soluzione "a specchio": non la fa nessuno e siamo a posto. Nell'Allianz Arena, teatro già delle polemiche per il veto della Uefa alla colorazione arcobaleno della struttura perché ritenuto un "messaggio politico" contro l'Ungheria, la situazione rischia di ripetersi.

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Come si comporterà la Nazionale rispetto alla richiesta del Belgio alla Uefa di inginocchiarsi prima di iniziare la partita? Dalla Federcalcio non arriveranno indicazioni specifiche né indicazioni. Del resto era stato proprio lo stesso presidente, Gabriele Gravina, a parlare di massima libertà di scelta e di coscienza lasciata ai singoli. La squadra ha scelto di adeguarsi a quello che faranno gli avversari, in segno di "solidarietà",  come ammesso da Chiellini. E dunque contro il Belgio, che ha sempre seguito il cerimoniale nelle ultime partite, vedremo l'Italia inginocchiarsi per la prima volta.

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