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Dopo Joao Pedro, Luiz Felipe: l’Italia di Mancini si veste di brasiliano per arrivare ai Mondiali

Dopo l’interesse per l’attaccante e capitano del Cagliari, le voci su un altro oriundo convocabile per i playoff: il centrale della Lazio. Nel 2019 rifiutò l’azzurro, ma oggi tutto è diverso.
A cura di Alessio Pediglieri
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Raggiungere i Mondiali in Qatar ha un valore inestimabile per evidenti tanti motivi: il rilancio del nostro movimento a livello internazionale confermando il successo agli Europei, il prestigio di una Nazionale con quattro stelle al petto e che non può permettersi una doppia consecutiva eliminazione dalla fase finale, il lato economico che – soprattutto di questi tempi – vale tutto. Ed è per questo che in vista dei playoff di marzo, la Federcalcio e Roberto Mancini sono al lavoro per non escludere a priori nessuna soluzione atta o conquistare la doppia vittoria (in semifinale e finale) per accedere al torneo iridato 2022.

Davanti alla quasi patologica difficoltà di andare in gol, il ct a braccetto con la FIGC ha anche riflettuto sull'opportunità reale di ampliare il "pacchetto" di oriundi e inserire in attacco un nuovo giocatore che potrebbe andare ad implementare un reparto in difficoltà: Joao Pedro, l'attaccante e capitano del Cagliari, ‘coinvolto' per una eventuale convocazione ad hoc in vista di marzo per cui potrebbe essere aggregato alla squadra. Una chiamata che potrebbe arrivare già a gennaio in cui si è aperta una parentesi a disposizione per un raduno azzurro.

Joao Pedro è cittadino italiano dal 2017, da quando si è sposato con  Alessandra, di Palerno, ed è convocabile tranquillamente per la Nazionale. I numeri sono a suo favore, con i già 8 gol segnati nelle prime 13 gare di campionato e anche le recenti dichiarazioni di lusinga verso la possibile maglia azzurra – rispetto al passato in cui aveva dichiarato di preferire il Brasile – lo avvicinerebbero al ‘grande passo', andando ad aumentare il gruppo di oriundi già presenti con Mancini. Attualmente ci sono Jorginho, Emerson Palmieri, Rafael Toloi. Se il discorso su Joao Pedro andasse in porto, si arriverebbe a quota quattro. A cinque se arrivasse anche Luiz Felipe.

Il difensore centrale della Lazio è l'ultimo dei nomi finiti sotto esame per una eventuale chiamata in Nazionale. Hanno origini italiane sia papà sia mamma e proprio lui potrebbe andare ad ampliare il ventaglio dei difensori a disposizione di Roberto Mancini. Dopotutto il nome di Luiz Felipe per l'Italia non è del tutto nuovo. La pratica era stata già aperta nel 2019 quando venne chiamato dall'allora ct dell'Under 21, Gigi Di Biagio. Il giovane Felipe, dopo un breve parentesi nella Under20 brasiliana, sembrò accettare la convocazione per poi fare un clamoroso passo indietro una volta giunto in ritiro: "Mi gioco le mie chance con il Brasile", disse. Oggi tutto appare differente: la nazionale verdeoro non ha mai chiamato Luis Felipe. Potrebbe farlo l'Italia.

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