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Donnarumma decisivo in Europa League, punta al rinnovo di contratto col Milan: la situazione

In attesa di sedersi a discutere di rinnovo con il Milan, Gigio Donnarumma si è confermato decisivo per la qualificazione in Europa League. Dimostrazione ulteriore che il club non può permettersi di perderlo. Il contratto è in scadenza, Raiola propone un biennale a 10 milioni, il Milan rilancia con 7.5 milioni per cinque anni.
A cura di Alessio Pediglieri
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Gigio Donnarumma ha compiuto 22 anni, nel giorno in cui ha permesso al Milan di passare indenne i sedicesimi di finale di Europa League grazie alle sue parate che hanno stoppato le ambizioni della Stella Rossa di Dejan Stankovic. A San Siro, nel match di ritorno non si è andati oltre l'1-1 ma si è sfruttato al massimo il piccolo vantaggio di Belgrado dove i rossoneri erano usciti dal campo sul 2-2. Il minimo sindacale, il massimo dei risultati: il prosieguo in Europa, grazie soprattutto al suo uomo in più, capace di fare la differenza tra i pali.

Nel Milan in difficoltà di risultati e gioco, dunque, brilla la stella del 22enne portiere rossonero che ha preso per mano i compagni in una serata che avrebbe potuto trasformarsi nella conferma di una crisi che tutti stanno analizzando. In campionato, due sconfitte consecutive, tra cui la resa nel derby contro l'Inter, in Europa due pari stentati. Ma il Milan c'è, stringe i denti mentre si appresta ad affrontare anche l'onda d'urto di Ibrahimovic a Sanremo.

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Gigio Donnarumma si è ripreso il proprio ruolo di leader silenzioso: a poco più di 16 anni debuttò grazie a Mihajlovic, a 22 si ritrova protagonista in Europa. Intanto, si lavora al rinnovo del contratto, per il quale sarà il club a dover fare una riflessione importante, anche da un punto di vista economico. Mino Raiola sta lavorando, come suo fare, ai fianchi del club, le richieste sono precise con un rinnovo ‘light' di un anno o due, permettendo a Donnarumma di potersi guardare attorno e lasciare la società sul filo. Senza dimenticare gli emolumenti: il Milan propone cinque anni a 7.5 milioni (+1.5 rispetto all'ingaggio attuale), il procuratore  rilancia a un biennale da 10.

Chi ha la parte del manico del coltello della trattativa questa volta è il portiere: il progetto rossonero non può permettersi di lasciare andare uno dei migliori talenti tra i pali. "Non si possono spendere 30 milioni per un portiere" disse bel 2006 l'allora presidente Berlusconi di un Milan che, grazie a Galliani, aveva tra le mani il contratto di Buffon con la Juventus in Serie B. Oggi, anche se non si può, si dovrà fare perché il presente e il futuro rossonero passa tra i guanti di Donnarumma. Al di là di Ibrahimovic, è lui l'unico indiscusso leader di un progetto del quale potrebbe diventare ben presto capitano, trascinando il Milan ai fasti perduti.

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