Da Bonucci a Chiellini, la resa della difesa Juve dopo 10 anni di solidità granitica
La Juventus ha perso in malo modo a San Siro contro l'Inter e la prestazione dei bianconeri è stata negativa sotto tanti punti di vista. Tutti i numeri del posticipo della 18a giornata della Serie A 2020/2021 hanno mostrato come la squadra di Andrea Pirlo sia stata inferiore a quella di Antonio Conte per proposta e per gestione dei momenti ma a balzare subito all'occhio è stata l'inconsistenza difensiva dei bianconeri. Uno dei punti cardini della dittatura della Vecchia Signora in questo decennio è stata la forza del pacchetto arretrato ma quest'anno sembrano esserci molti più problemi nel contrastare le iniziative avversarie. I bianconeri sono la terza difesa della Serie A con 18 gol subiti ma, a differenza degli anni scorsi, sembrano poter subire una rete in qualsiasi momento.
Contro l'attacco dell'Inter i calciatori bianconeri sono spesso andati in difficoltà e nel primo tempo il passivo non è stato più ampio rispetto allo 0-1 solo per mancanza di precisione degli avanti nerazzurri. Il capolavoro è arrivato nella ripresa, quando da una rimessa dal fondo di Handanovic è nato il gol del 2-0 con una linea completamente fuori posizione che ha permesso a Barella di raccogliere il lancio di Bastoni e di correre per 50 metri indisturbato fino alla conclusione in porta. Mai vista la Juventus difendere in questo modo negli ultimi anni.
Appare fin troppo evidente che Matthijs de Ligt, che è risultato positivo al Covid e non è a disposizione di Pirlo da 10 giorni, è imprescindibile in questo pacchetto arretrato per la struttura fisica e per la personalità con cui gioca: il rientro dell'olandese dall'infortunio alla spalla era coinciso con un miglioramento della fase difensiva dei campioni d'Italia in carica e la sua assenza pesa come un macigno. Bonucci sembra aver perso la sicurezza che dimostrava in ogni situazione negli anni scorsi, Giorgio Chiellini è appena rientrato da un infortunio e, nonostante il duello greco-romano con Lukaku, non ha più lo smalto dei giorni migliori e l'unico ad avere un rendimento sempre costante è Danilo.
Chiaramente la colpa non può essere solo dei difensori perché la fase difensiva è una situazione di squadra e non soltanto di singoli ma Andrea Pirlo deve capire in che modo puntellare la sua retroguardia per renderla di nuovo granitica come un tempo.