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Come ha fatto Pirlo a trasformare Danilo in un difensore fondamentale per la Juventus

Danilo è l’unico difensore della Juventus su cui Pirlo ha puntato sin dal primo giorno. Dopo quel rigore fallito in Coppa Italia contro il Napoli in finale, il tecnico bianconero ha recuperato l’ex Manchester City soprattutto dal punto di vista mentale. Sicuro e finalmente affidabile nelle giocate, Danilo oggi è il punto fermo delle retroguardia della squadra campione d’Italia in carica.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Non è passato molto tempo da quella finale di Coppa Italia tra Juventus e Napoli all'Olimpico che ha decretato la vittoria degli azzurri ai calci di rigore. Una delle prime sfide importanti nel post lockdown che ha visto protagonista in negativo del match quel Danilo arrivato in bianconero nell'estate del 2019 dal Manchester City, con Cancelo che ha fatto invece il percorso inverso andando in Inghilterra. Uno scambio che per certi versi ha fatto infuriare i tifosi della Juventus che avevano apprezzato molto le giocate del portoghese scagliandosi contro la scelta di Paratici di lasciarlo partire. Oggi però Danilo è l'unico difensore integro della Juventus in stagione dopo gli infortuni di Alex Sandro, De Ligt, Bonucci, Chiellini e Demiral.

Il terzino brasiliano, che può giocare anche come centrale, vanta un passato anche al Real Madrid e quindi aveva tutte le carte in regola per fare bene. La prima stagione con Sarri in Italia alla Juventus non è delle migliori e il finale perfetto viene segnato con l'errore dal dischetto contro il Napoli che ha poi spianato la strada agli azzurri per la conquista del titolo. Oggi è invece un giocatore imprescindibile nella Juventus di Pirlo ed è rimasto l'unico giocatore della retroguardia bianconera a non essersi ancora fermato per infortunio neanche dopo gli impegni con la Nazionale. Pirlo lo sta utilizzando in un ruolo in cui ha compiti di impostazione e di difesa ben precisi che gli consentono di stare molto a suo agio.

Danilo: dal rigore fallito in Coppa Italia a titolare nella Juventus di Pirlo

Danilo ha avuto un impatto improntante nella Juventus. Dal punto di vista tattico, Pirlo gli ha affidato compiti difensivi e offensivi ben precisi.Ma soprattutto, il neo tecnico bianconero, è stato in grado di recuperare il giocatore soprattutto dal punto di vista mentale. Utilizzato poco e male da Sarri nella passata stagione, ha concluso la scorsa annata con quel rigore fallito all'Olimpico contro il Napoli in finale di Coppa Italia. Un tiro dal dischetto finito alle stelle che ha fatto infuriare i tifosi della Juventus che avevano subito accusato Paratici di aver commesso un errore a scambiarlo con il City per Cancelo.

In estate l'arrivo di Pirlo è stato fondamentale per il giocatore. L'allenatore bianconero, nonostante avesse in rosa sia Bonucci che Chiellini, con lo stesso Demiral recuperato, ha fin da subito puntato sul brasiliano in grado di giocare sia con una difesa a tre che a quattro. Terzino destro, sinistro o semplice centrale non importa, Pirlo ha voluto da Danilo un atteggiamento da leader difensivo, capace di guidare la squadra da dietro. Un giocatore d'esperienza pura, finalmente sicuro nelle giocate, con pochi tocchi, in grado di far prevalere il fisico e la testa. Baronio ha lavorato molto su di lui, sin dal primo giorno, spiegando a Danilo l'importanza di giocare con pochi tocchi, impreziosendo la fase difensiva, ma senza dimenticare il supporto anche in zona offensiva. Un modo di giocare che pare calzare a pennello all'ex Real Madrid.

I numeri confermano la fiducia dell'allenatore. Danilo ad oggi è infatti il giocatore che ha giocato il maggior numero di partite nella Juventus: 8 su 8. Ha giocato sempre dal 1′ sia in campionato che in Champions venendo sostituito per la prima volta proprio nell'ultimo incontro contro il Cagliari per concedere i primi minuti stagionali ad Alex Sandro. Danilo in un'intervista rilasciata alla stampa brasiliana, aveva parlato del suo nuovo modo di giocare molto più congeniale a lui rispetto a quanto visto con Sarri e non ha di certo dimenticato di ringraziare Pirlo: "Ha una grande leadership. Aspetto importante per un allenatore per conquistare il gruppo – ha detto – Abbiamo avuto un inizio di lavoro molto promettente".

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