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Alvaro Morata è l’attaccante perfetto per questa Juventus (più di Suarez e Dzeko)

Alvaro Morata è a tutti gli effetti il titolare della Juventus da affiancare a Cristiano Ronaldo in attacco. I numeri dello spagnolo parlano chiaro: 4 gol e 2 assist. Centravanti rapido, finalmente cresciuto nei duelli aerei, capace di dialogare, con tocchi corti, con i compagni. Ha oscurato il rammarico iniziale per il mancato arrivo di Dzeko e Suarez e oggi è diventato un vero top player.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Alvaro Morata ha fatto ancora centro. Se non fosse per i 5 gol annullati tra campionato e Champions, dopo il check del VAR, lo spagnolo ad oggi sarebbe uno degli attaccanti più prolifici d'Europa. Al momento però le reti dell'ex Real sono 4: 1 contro il Crotone e un'altra appunto contro lo Spezia più la doppietta in Champions League contro la Dinamo Kiev.  Morata, nel complesso, ha partecipato attivamente a 6 delle 10 reti segnate dalla Juventus in tutte le competizioni: 4 goal e 2 assist. Lo scetticismo iniziale da parte dei tifosi bianconeri circa il suo arrivo, che sembrava quasi un rimpiazzo dopo il mancato arrivo di Dzeko, è ormai superato. Forse in pochi hanno seguito realmente la sua crescita in questi anni tra Real, Chelsea ed Atletico Madrid.

Esperienze che gli hanno consentito di diventare un attaccante davvero completo. Bravo a giocare di sponda per i compagni (lo dimostrano i tanti duelli aerei vinti in stagione), uomo assist (proprio come accaduto ieri con Cristiano Ronaldo) e abile punta capace di smarcarsi al meglio in area di rigore con il suo movimento ad anticipare gli attaccanti. Rendimento certamente migliore di Dzeko e Suarez, i due primi attaccanti delle lista di Paratici che al momento sono fermi a 7 gol complessivi: 3 per il bosniaco e 4 per l'uruguaiano, tutti in campionato e 0 in Europa. Insomma, niente da invidiare per ‘Alvarino'.

Morata: numeri da top player con la Juventus

Alvaro Morata è da considerare a tutti gli effetti uno degli attaccanti migliori in Europa. Il suo rendimento dipende tanto dalla sua tranquillità mentale. Voleva trasferirsi in Italia da tempo e la Juventus non ha mai nascosto in questi anni la sua intenzione di riportarlo nel club che l'ha cresciuto e lanciato realmente nell'Europa del calcio. Spinto anche dalla volontà di sua moglie, l'italianissima Alice Campello, Morata sembra essere infatti sgombro da tutto e questo ritorno in Serie A è da incorniciare. Oltre alle 4 reti e 2 assist realizzati, il dato che più di tutti caratterizza questa sorta di ‘nuovo Morata', sono i duelli aerei. Lo spagnolo ne ha totalizzati 19 complessivi tra Serie A e Champions, vincendone 10 solo in campionato. Un aspetto del tutto inusuale per chi, come i tifosi juventini, ancora ricordava quel giovane attaccante ancora acerbo per lottare di testa con i difensori avversari.

Un aspetto questo che ha cambiato radicalmente il suo modo di giocare. Morata è infatti diventato un centravanti a tutti gli effetti ma con caratteristiche offensive tipiche della seconda punta. Perfetto per il gioco di Cristiano Ronaldo. La rapidità con cui riesce a correre nello spazio grazie alla sua velocità, è sicuramente un punto a favore del portoghese che adora giocare e chiudere azioni in rete dopo pochissimi tocchi, senza troppi giro palla elaborati. Morata ha inoltre effettuato, in 6 presenze complessive stagionali, la bellezza di 136 passaggi, sintomo di quanto sia sempre nel vivo dell'azione, con un totale di 70 passaggi corti completati, che significa grande capacità di dialogo con i compagni negli spazi stretti. È inoltre arrivato al tiro in area di rigore per ben 8 volte e nella metà dei casi, appunto 4, sono arrivati il poker di gol attuale del suo bottino stagionale.

Lo spagnolo meglio di Dzeko e Suarez

Inutili dire che ad oggi Morata sia uno degli acquisti offensivi più azzeccati della Serie A dall'ultimo mercato estivo. Da rimpiazzo dei mancati arrivi di Dzeko e Suarez, ad attore principale del reparto avanzato bianconero. Il bosniaco e l'uruguaiano hanno messo a segno, rispettivamente, 3 e 4 gol in campionato. Zero le marcature in Europa per entrambi. Ma immaginare la Juventus con uno dei due giocatori in attacco, con l'attuale gioco di Pirlo che ad inizio stagione tutti ignoravamo, forse avrebbe un po' stonato.

Dzeko e Suarez non garantiscono costantemente corsa nella profondità, sono più uomini d'area di rigore a cui sarebbe servito un gioco collettivo importante per arrivare al gol. Suarez forse avrebbe fatto maggiormente la differenza per il suo modo di smarcarsi e liberarsi dell'uomo, anche in tandem offensivo, ma come dicevamo, il nuovo Morata è cresciuto anche in questo, riuscendo a trovare lo spazio anticipando il difensore avversario, con una facilità impressionante. È lui l'altro top player di questa Juventus. I bianconeri, più che una riserva, hanno comprato il titolare da affiancare a Cristiano Ronaldo.

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