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Allegri tradito da un suo fedelissimo alla Juventus: lo ha abbandonato anche lui

Da oggi la Juventus è in ritiro punitivo per due giorni alla Continassa in vista del derby di sabato prossimo col Torino: misura da cui sono esentati sei giocatori.
A cura di Paolo Fiorenza
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Il mini ritiro della Juventus è iniziato stamattina alla Continassa, dopo che ieri – al ritorno da Haifa – la prima decisione presa d'impeto da Allegri di concerto con la società è stata smorzata consentendo ai calciatori di tornare a casa per trascorrervi la notte tra mercoledì e giovedì. La squadra avrà dunque modo di "raggrupparsi" – per dirla alla Agnelli – e ritrovare motivazioni in vista delle 8 partite (6 di campionato, 2 di Champions) che si giocheranno da qua ai Mondiali.

Torino, Empoli, Lecce, Inter, Verona e Lazio sono le gare di Serie A da cui ci si attende di ricavare il massimo dei punti per risalire una classifica che vede i bianconeri all'ottavo posto a ben 10 lunghezze dal Napoli capolista. In mezzo ci saranno anche le due sfide di Champions col Benfica e il PSG, ma sono davvero in pochi a farsi illusioni circa il miracoloso scenario che dovrebbe verificarsi per qualificarsi agli ottavi di finale di Champions. Troppo pesante, oltre che orrenda, la sconfitta di martedì sera in Israele contro il Maccabi Haifa, l'ennesima figuraccia di questo inizio di stagione.

Leonardo Bonucci è in grande difficoltà come tutta la Juventus
Leonardo Bonucci è in grande difficoltà come tutta la Juventus

I tifosi volevano la testa di Massimiliano Allegri, salvato invece da Andrea Agnelli "perché la colpa non è di una sola persona". Al livornese tocca adesso, tra le mura della Continassa, il compito di fare la cernita tra chi è ancora con lui e chi ha abbandonato la nave magari contando sul suo esonero. Le parole di Agnelli allo spogliatoio sono state chiare in tal senso: l'allenatore non si tocca, quindi è meglio che tutti abbandonino alibi e speranze. C'è solo da abbassare la testa e lavorare, per mostrare in campo – al di là di tecnica e schemi, che ugualmente mancano – quell'attaccamento alla maglia che sembra essere venuto meno.

Si diceva della conta delle truppe: intanto ci sarà qualcuno che si sottrarrà alla resa dei conti, visto che gli infortunati sono esentati dal ritiro. Si tratta di 6 giocatori: Pogba, Chiesa, Aké, Kaio Jorge, De Sciglio ed anche Di Maria, ultimo a fermarsi (nuovamente, è la terza volta in due mesi) nel primo tempo di Haifa. Peraltro proprio il Fideo è assieme al connazionale Paredes, sostituito da Allegri martedì sera dopo un primo tempo di rara assenza, uno dei principali accusati di pensare più alla propria parrocchia (leggasi Mondiale imminente) che alla causa bianconera. Stessa critica mossa anche a Pogba per la gestione del suo infortunio: qualcuno evidentemente in casa Juve ha interpretato questi mesi come un ‘traghetto' verso il torneo in Qatar, con l'obiettivo primario di arrivare al 20 novembre nelle migliori condizioni possibili.

Il contratto di Juan Cuadrado l'estate scorsa si è rinnovato automaticamente di un anno senza sconti sull'ingaggio
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Quanto agli altri, tra coloro che non seguirebbero più il tecnico – svela Repubblica – ci sarebbe anche un suo pretoriano come Juan Cuadrado, che peraltro a 34 anni appare decisamente a fine corsa. Altri senatori che avrebbero dovuto serrare le fila come Bonucci e Alex Sandro semplicemente sono la pallida copia di quel che erano. Tra infortunati, giocatori usurati e chi non è completamente devoto alla causa, il compito che attende Allegri di trovare undici giocatori che possano giocare un derby all'altezza sabato prossimo non appare dei più facili. Di dare le dimissioni – che alla società non dispiacerebbe, dopo che Agnelli ha pubblicamente concesso al tecnico la resa delle armi – non se ne parla assolutamente, come ribadito dal livornese sia in pubblico che in privato.

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