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Il processo di Johnny Depp contro Amber Heard

Il processo contro Amber Heard ha ispirato Johnny Depp, l’attore ha scritto una canzone

Johnny Depp ha scritto una canzone sul processo contro Amber Heard. Il pezzo uscirà il 15 luglio e sarà presente anche nell’album di Jeff Beck con il quale il divo è in concerto.
A cura di Ilaria Costabile
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Johnny Depp non ha mai nascosto le sue velleità musicali, da sempre appassionato di musica, ha di recente scritto anche dei brani in vista della collaborazione con Jeff Beck, musicista che gli ha chiesto di prendere parte al suo tour europeo. Il divo, stando a quanto riportato dal Guardian, ispirato dal processo contro Amber Heard ha composto una canzone sulla faccenda.

La canzone di Depp sul processo

Il pezzo uscirà il 15 luglio e racconta il processo contro la ex moglie Amber Heard, che ha avuto una risonanza mondiale, e dal quale Depp è uscito vincitore con l'attrice destinata a risarcirlo pagando una ingente somma di denaro. Il brano sarà presente anche nell'album di Jeff Beck, dal titolo 18, insieme ad un'altra canzone sempre firmata dal divo, ovvero "This is a Song for Miss Hedy Lamarr" della quale il musicista si è innamorato, al punto da chiedere a Depp di collaborare: "Sono rimasto sbalordito .Quella canzone è uno dei motivi per cui gli ho chiesto di fare un album con me". 

Amber Heard ha chiesto l'annullamento del processo

Nonostante la sentenza sia stata emessa diverse settimane fa, i legali di Amber Heard hanno chiesto che fosse annullata per una inesattezza verificatasi tra i giurati. Il team di avvocati dell'attrice, che aveva già dichiarato che non sarebbe stata in grado di pagare il risarcimento imposto dal tribunale di Fairfax, rivedendo le carte processuali, ha notato che uno dei giurati non era in realtà la persona chiamata in giuria. L'errore si sarebbe verificato in quanto l'uomo chiamato per assistere al processo avrebbe lo stesso nome, ma una data di nascita diversa rispetto a colui che invece si è presentato. Una incomprensione dovuta al fatto che i due, a quanto pare, sono parenti e abitano allo stesso indirizzo. Secondo i legali questa inesattezza comporterebbe un mancato controllo dei presenti in aula che, quindi, avrebbe potuto alterare gli esiti del dibattimento.

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