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Cantanti e autotune, l’ex di Amici Alessio Bernabei: “Siamo rimasti in 4 a saper cantare”

Alessio Bernabei, cantautore ed ex volto di Amici, commenta la polemica nata tra Paolo Meneguzzi e J-Ax a proposito dell’uso dell’autotune: “Siamo rimasti in 4 a saper cantare”.
A cura di Stefania Rocco
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Alessio Bernabei, cantante ed ex volto di Amici, commenta la posizione espressa da Paolo Meneguzzi nel corso dello scontro a distanza con J-Ax a proposito dell’utilizzo dell’autotune. Sposando la tesi del cantautore svizzero, il frontman della band Follya si è incluso in una lista, a suo dire particolarmente breve, di artisti ancora in grado di cantare senza supporti. “Serviva Paolo Meneguzzi per farci capire che nel 2023 a saper cantare siamo rimasti in quattro?”, ha scritto Bernabei in romanesco, “Oppure il mondo si evolve come si evolve la musica, le tendenza, la tecnologia e rimanere ancorati al passato è da sfigati?”.

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Chi è Alessio Bernabei

Classe 1992, Bernabei è diventato popolare partecipando nel 2015 al talent show Amici insieme al suo gruppo musicale, i Dear Jack (oggi Follya). La band, composta da Bernabei insieme a Francesco Pierozzi, Lorenzo Cantarini, Alessandro Presti e Riccardo Ruiu, riuscì ad arrivare alla finale di Amici e a vincere il premio della critica assegnato dai giornalisti. A fine 2015, il cantante decise di abbandonare il gruppo d’accordo con i colleghi per intraprendere una carriera da solista. Nel 2022, però, Alessio è tornato sui suoi passi ed è diventato di nuovo il frontman del gruppo, che nel frattempo aveva cambiato nome.

Paolo Meneguzzi e l’uso dell’autotune: “È una truffa”

Meneguzzi era stato particolarmente severo nel commentare, a mezzo social, il largo utilizzo dell’autotune da parte degli artisti, soprattutto nel corso delle esibizioni live: “Il 99% delle volte i personaggi usano l’autotune per risultare intonati. Poi spesso dicono che usano questo strumento per questioni stilistiche, ma queste sono delle favolette. Certo, in qualche caso è vero, ad esempio Billie Eilish. Per molti però è una scusa, perché la verità è che questi invece non sanno cantare. Quindi usare l’autotune per correggere l’intonazione è una sorta di truffa all’arte del canto. Perché cantare è un’arte e l’autotune usato per l’intonazione sta sfornando moltissimi cantanti che senza questo mezzo non sarebbero cantanti. Sono tutti uguali, non hanno né arte, né parte”.

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