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ClioMakeUp: “Sono soddisfatta dell’intervento di blefaroplastica, è utile per il mio lavoro”

Clio Zammatteo si racconta in una lunga intervista. L’imprenditrice parla degli esordi della sua carriera, dell’intervento di chirurgia estetica a cui si è sottoposta e della scelta di mostrare sempre meno le figlie sui social.
A cura di Eleonora Di Nonno
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Clio Zammateo, conosciuta come ClioMakeUp, è uno dei volti social più noti. La 41 enne bellunese ha una community online di oltre dieci milioni di follower, cresciuta nel tempo grazie al successo del suo canale YouTube, aperto nel 2008. La beauty influencer, creatrice di una linea di prodotti cosmetici, si racconta in un'intervista a Repubblica, dagli esordi online fino al desiderio di "proteggere la sua privacy e quella delle figlie".

"Non rappresentavo quel modello di bellezza irraggiungibile"

Clio Zammatteo da bambina si sentiva "bruttina", complici l'apparecchio e il taglio di capelli a scodella, la beauty influencer si definisce lontana alle ragazzine di oggi. L'imprenditrice viene da una famiglia di gelatai: "Lo erano già i miei bisnonni, che avevano aperto una gelateria in Germania. Anche i miei genitori partivano da febbraio a novembre per fare la stagione lavorativa là. Io rimanevo a Belluno con mia nonna fino alla fine delle lezioni, poi li raggiungevo e davo una mano per l'intera estate". A 17 anni lascia la scuola e dopo la separazione dei suoi si trasferisce a Solingen per raggiungere la madre, rimanendo lì per tre anni. Capisce che il lavoro come gelataia non fa per lei e dopo aver finito il liceo, frequentato un corso in video design allo Ied di Milano ed essersi iscritta a una scuola professionale per truccatori a New York, apre un canale su YouTube insieme al marito Claudio Midolo (co-funder del brand ClioMakeUp). Il successo arriva gradualmente e i suoi genitori all'inizio pensavano fosse un gioco. Le cose si fanno serie dal 2014: "Fino al lancio della mia linea cosmetica nel 2017 non sapevo se sarebbe durata, sui social c'erano tante meteore". Il successo di Clio Zammatteo, però, non è temporaneo: "Sono arrivata tra le prime e le persone si sono affezionate a me. Ero spontanea e non rappresentavo quel modello di bellezza irraggiungibile che si era abituati a vedere in televisione".

"Sono soddisfatta dell'intervento di blefaroplastica"

L'azienda di Clio fattura più di 11 milioni di euro, sul rapporto con i soldi ammette: "Posso concedermi delle cose che prima non potevo permettermi, ma non sono una spendacciona. Sto sempre molto attenta e non mi piace ostentare. Alla serata mondana in mezzo ad altri influencer preferisco quella a casa in pigiama di pile". A proposito del suo recente sfogo sui social, chiarisce che con quel video voleva mostrare come nella sua vita ci siano anche momenti difficili, nonostante si trovi in una situazione di privilegio. Tra gli attacchi che ha ricevuto anche quello per il suo intervento di blefaroplastica, grazie al quale ha corretto la palpebra cadente, nonostante le critiche si dice soddisfatta del risultato. "Mi vedo più bella di quando avevo 17 anni, non tornerei indietro a come mi sentivo ragazzina – rivela l'imprenditrice – Mi vedevo grassa, non conforme a quello che era considerato bello. Oggi ho una consapevolezza e una serenità diversa". Sulle motivazioni che l'hanno spinta a sottoporsi al ritocco estetico, spiega che è utile per il suo lavoro e che un po' ha anche inciso il giudizio degli altri: "Sicuramente ha influito che molti si accorgessero della stessa cosa che notavo anche io. Ma i commenti hanno solo accelerato un intervento che era già in programma, perché la palpebra cadente ce l’ho da sempre e col tempo sarebbe andata solo peggiorando".

"Cerco di proteggere la privacy delle mie figlie"

Sul profilo Instagram di Clio Zammateo, le foto delle sue figlie compaiono sempre più di rado. Si tratta di una scelta precisa dell'imprenditrice: "Cerco di proteggere la nostra privacy. Quando ero rimasta incinta per la prima volta non avevo idea di cosa fosse giusto condividere. Di recente invece mi sono resa conto che quando andiamo in giro le persone riconoscono mia figlia maggiore ancor prima di me e a lei questa cosa non piace. Crescendo sono loro stesse a chiedermi di non scattare fotografie". Clio si dice favorevole alla regolamentazione per il settore dei content creator e sulla necessità di linee guide per un maggiore controllo sulla sovraesposizione dei minori sui social.

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