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Eurovision Song Contest 2022

Mahmood e Blanco in finale a Eurovision 2022: “Non temiamo nessuno, solo noi stessi”

Mahmood e Blanco hanno parlato ai giornalisti italiani della loro esperienza a Eurovision 2022. I due hanno parlato di collaborazioni, degli avversari e della musica italiana all’estero.
A cura di Francesco Raiola
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Blanco e Mahmood (ph Eurovision)
Blanco e Mahmood (ph Eurovision)
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Durante la prima semifinale Mahmood e Blanco hanno fatto solo una capatina al Pala Alpitour di Torino, dove si sta tenendo l'Eurovision 2022, per presentare "Brividi". La canzone del duo italiano è senza dubbio una delle favorite alla vittoria finale, come dimostrano stream e anche i commenti dei fan e della stampa internazionale che ne parla sempre bene. I due si stanno preparando per la finale di sabato 14 maggio, quando saliranno sul palco per tentare il bis del 2021 quando grazie ai Maneskin la competizione è tornata in Italia.

E proprio la vittoria dei Maneskin è stata importante per vedere la band italiana esplodere letteralmente nel mondo della classifiche internazionali, volando in quelle europee ma soprattutto in quelle angloamericane, prima con Zitti e buoni, poi con "I wanna be your slave" e soprattutto con "Beggin'". A Mahmood e Blanco viene fatta spesso una domanda: se in futuro continueranno a collaborare insieme e forse l'idea è anche per il post Eurovision, per immaginare di replicare quello che è stato il successo dei Maneskin.

La risposta, però, è sempre la stessa, che non c'è alcun progetto, che Brividi resta, almeno per ora, un unicum, e che quindi è inutile sperare che abbiano altro in cantiere. Nonostante ciò, però, la speranza è di sfondare anche all'estero: Mahmood ci riuscì già in parte con "Soldi", ma in pochi anni il peso Eurovision è cambiato, anche se Blanco spera di poter diffondere la musica italiana anche al di fuori dal recinto Eurovision: "Stiamo cercando di non dover aspettare questa competizione esportare la nostra musica all'estero, noi vogliamo abbattere questa idea ed espandere la musica al di là di Eurovision".

Nella conferenza stampa che hanno tenuto per i giornalisti italiani i due hanno parlato della differenza tra questa competizione e il Festival di Sanremo che per loro è casa mentre "Eurovision è completamente diverso, qui è un'arena, sono sensazioni diverse, è come stare in due città diverse" spiega Mahmood. Entrambi hanno detto di aver amato molto la canzone della Kalush Orchestra, il gruppo che difende i colori dell'Ucraina, mentre sperano di fare meglio di quanto fatto nelle prove anche se in fondo non temono nessuno se non se stessi: "Non abbiamo avversari che temiamo, temiano noi stessi, se facciamo un'esibizione brutta sarò arrabbiato con me stesso per un anno – ha detto Mahmood -. Se invece faremo una bella esibizione, possiamo arrivare secondi, settimi, ventesimi, andrebbe bene comunque, l'importante è avere la coscienza a posto".

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