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Quanto ci costa la parata del 2 giugno

Anche quest’anno avremo la “tradizionale” parata militare del 2 giugno. Proviamo a vedere quanto ci costa.
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Anche quest’anno in occasione della Festa della Repubblica si terrà la tradizionale parata militare del 2 giugno. Alla presenza delle più alte cariche dello Stato, in via dei Fori Imperiali sfileranno delegazioni di tutte le Forze Armate, tutte le Forze di Polizia della Repubblica ed il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e della Croce Rossa Italiana, nonché una delegazione del Corpo di Polizia Municipale di Roma ed il personale civile della Protezione Civile, con la presenza di alcune delegazioni militari dell'ONU, della NATO, dell'Unione Europea e rappresentanze di reparti multinazionali che presentano una componente italiana.

Quest’anno, dopo qualche edizione in tono minore, i festeggiamenti tornano a essere piuttosto “elaborati”, non fosse altro perché si tratta del settantesimo anniversario della vittoria della Repubblica al referendum del 1946. La scaletta ufficiale è la seguente:

I festeggiamenti ufficiali per la Festa della Repubblica inizieranno alle ore 9.15 con l'omaggio all'Altare della Patria e al Milite Ignoto da parte del Presidente Mattarella e dei presidenti di Camera e Senato, poi sarà la volta della rivista militare ai Fori Imperiali a partire dalle ore 10.00. Sarà presente il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, che per la prima volta parteciperà all'evento come Presidente della Repubblica. Alla parata presenzieranno anche, come da prassi, rappresentati del Governo, del Corpo Diplomatico e delle autorità civili, militari e religiose.

Anche quest'anno la parata verrà conclusa dalla spettacolare esibizione delle Frecce Tricolori, la pattuglia acrobatica nazionale, composta dai velocissimi MB-339, che sorvoleranno la Capitale colorando il cielo di bianco, rosso e verde.

Si è molto discusso intorno ai costi della parata e negli anni scorsi ci sono state diverse mobilitazioni per chiedere che l’evento fosse soppresso o pesantemente ridimensionato. Proteste e critiche che hanno portato a un primo ridimensionamento nel 2012 e a uno praticamente totale nel 2013, prima che il cerimoniale fosse in parte ripristinato nel 2014 e lo scorso anno, con ricevimento al Quirinale, deposizione della corona d’alloro presso il Milite Ignoto e parata militare.

Dal Quirinale è stato comunicato che “per il 2016 le tradizionali celebrazioni saranno improntate a criteri di particolare funzionalità e sobrietà, sia per i limiti entro cui si svolgerà la rassegna militare, sia per i caratteri che assumerà l'incontro in Quirinale con i rappresentanti del Corpo Diplomatico, di tutte le istituzioni e di significative espressioni della società civile”. Ma resta aperta la questione dei costi.

Tenendo in considerazione le spese "standard", relative agli anni scorsi, è possibile fare qualche calcolo approssimativo (bisognerà ovviamente attendere per conoscere il bilancio definitivo).

Per le tribune e i vari allestimenti la spesa degli ultimi tre anni ha oscillato tra i 594mila e i 528mila euro. Ci sono poi alcune spese accessorie, come i servizi di vigilanza, gli allacci elettrici, le rifiniture, gli straordinari per gli addetti del Comune di Roma che da un calcolo per il 2012 ammontano a più di 100mila euro.

A tale spesa bisogna aggiungere il compenso per i militari e gli altri appartenenti alle forze armate che sfileranno e che ricevono un compenso che può variare dai 200 e i 400 euro, a seconda del grado. Infine bisogna calcolare il costo delle Frecce Tricolori che, secondo alcune stime, ammonterebbe a circa 5mila euro per ora a velivolo (le frecce sono 10, di cui 9 in formazione e un solista). Il totale del costo per le casse dello Stato dovrebbe aggirarsi intorno ai 2 milioni di euro: non la cifra monstre di 4,5 milioni del 2011, ma qualcosa di più dell'edizione della sobrietà, quella del 2013, che costò 1,5 milioni.

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A Fanpage.it fin dagli inizi, sono condirettore e caporedattore dell'area politica. Attualmente nella redazione napoletana del giornale. Racconto storie, discuto di cose noiose e scrivo di politica e comunicazione. Senza pregiudizi.
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