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Salvini: “Tasse su merendine demenziali, alla salute dei bambini ci pensano mamma e papà”

Il leader della Lega, Matteo Salvini, bolla come “demenziale” l’idea di tassare le merendine e i voli aerei per finanziare la scuola: “Non è normale che con una crescita dello zero virgola una delle prima proposte concrete di questo governo sia tassare le merendine, alla salute ci pensano la mamma e il papà e gli insegnanti”.
A cura di Stefano Rizzuti
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La proposta di tassare le merendine e le bibite gassate, oltre che i biglietti aerei, per finanziare il mondo della scuola, continua a tenere banco. Dopo la sostanziale approvazione da parte del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, all’idea lanciata dal ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, arrivano le critiche da parte del leader della Lega Matteo Salvini. Intervistato da Non stop news, su Rtl 102.5, Salvini attacca: “Non è normale che con una crescita dello zero virgola una delle prima proposte concrete di questo governo sia tassare le merendine, alla salute ci pensano la mamma e il papà e gli insegnanti. L'ultima cosa di cui c'è bisogno in Italia è nuove tasse, l'altra proposta demenziale del governo è penalizzare economicamente chi paga in contanti. Di tutto c'è bisogno in questo Paese fuorché di nuove demenziali tasse”.

Gli attacchi di Salvini al governo proseguono e si concentrano soprattutto su Giuseppe Conte: “In politica non ci si meraviglia più di niente. Ma umanamente pensavo fosse una persona diversa il signor Conte. Tutto quello che ho fatto sull'immigrazione era proposto e concordato… E da quindici giorni è tutta un'altra roba: gli stavo sulle palle, ero razzista, pericoloso. Io non riuscirei a cambiare faccia così, io mai nella vita vorrei essere al suo posto. Se a me avessero detto vai al governo con il Pd avrei risposto posa il fiasco”. Secondo l’ex vicepresidente del Consiglio “Conte ha messo il suo interesse personale, la sua sopravvivenza politica al di sopra di tutto”.

Poi il leader leghista se la prende con le due forze di maggioranza e i loro leader: “La mia è una uscita temporanea dettata dalla voglia di potere di soggetti disperati come Zingaretti e Di Maio, che gli elettori avrebbero mandato a casa. Trovo più affetto della gente di prima. Perché tutti si stanno rendendo conto che è stata una manovra di palazzo. Chi fa politica con la paura di perdere la poltrona non è un uomo libero”. Però Salvini ribadisce di non essersi pentito di aver aperto la crisi di governo: “Il tradimento non fa parte della mia persona, gli italiani non lo apprezzano, quello di Di Maio, Zingaretti e Renzi è banalmente un tradimento”.

Salvini vuole il centrodestra unito

Il leader della Lega punta a un centrodestra unito, che tenga insieme tutti i partiti: “Io preferisco sempre il gioco di squadra: ho visto il derby e servono sempre 11 giocatori per vincere, uno non vince. C’è una coalizione che non è formata solo dai partiti, ci sono liste civiche. L'obiettivo è includere chi è disgustato dalla politica e da questo governo formalmente legittimo ma secondo milioni di italiani abusivo”. Le parole di Salvini sono la risposta all’ipotesi che Silvio Berlusconi e Forza Italia vengano esclusi dalla coalizione di centrodestra, possibilità che ora il leader leghista sembra escludere.

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