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Perché le discoteche non hanno ancora una data per la riapertura

“Nonostante il via libera del Comitato tecnico scientifico e nonostante nelle scorse settimane alcuni esponenti del governo avessero indicato i primi di luglio tra le possibili date per la riapertura delle discoteche, ad oggi una decisione non è ancora stata presa. E molto sembra dovuto alla diffusione della variante Delta.
A cura di Annalisa Girardi
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Manca ancora una data per la riapertura delle discoteche. Nonostante il via libera del Comitato tecnico scientifico e nonostante nelle scorse settimane alcuni esponenti del governo avessero indicato i primi di luglio per la ripartenza del settore, ad oggi una decisione non è ancora stata presa. Molto sembra dovuto alla diffusione della variante Delta, che frena esperti e autorità. Se in un primo momento si era parlato di permettere l'accesso a tutti con il Green Pass, oggi parrebbe più prudente modificare le regole attualmente in vigore e rilasciare la Certificazione Covid solo dopo la seconda dose del vaccino. Anche in Italia infatti, come sta accadendo in altri Paesi europei, la variante Delta potrebbe far aumentare nuovamente i contagi costringendo il governo a rivedere le riaperture.

Guardiamo ad esempio a quanto sta accadendo in Catlogna, in Spagna. In una settimana i contagi si sono quintiplicati e secondo gli esperti questa impennata della curva ha a che fare sia con una maggiore diffusione della variante Delta nella Regione, ma anche con la fine del coprifuoco e delle restrizioni. Si è quindi deciso di chiudere nuovamente le discoteche e di reintrodurre l'obbligo di indossare la mascherina all'aperto.

Insomma, come ha detto anche oggi il ministro della Salute Roberto Speranza, la pandemia non è ancora finita e bisogna essere prudenti. I rappresentanti del settore però protestano: oggi ci sono state diverse manifestazioni e il sindacato dei locali da ballo Silb ha chiesto al governo di inserire la questione nell'ordine del giorno del prossimo Consiglio dei ministri. "Ormai si balla dappertutto, tranne nei locali nati per ballare. Si tratta di un'ipocrisia bella e buona alla quale il governo ha il dovere di porre fine immediatamente. Abbiamo bisogno di una data certa nella quale le discoteche potranno finalmente accogliere le persone, garantendo loro sicurezza e rispetto dei protocolli sanitari. Tutto il resto è abusivismo", ha detto Maurizio Pasca, presidente di Silb-Fipe.

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