99 CONDIVISIONI

Oggi Consiglio dei ministri: si approva la Nadef, decreto caro bollette in arrivo settimana prossima

La riunione del Cdm è prevista per le 18, e il tema più importante è l’integrazione della Nadef. Questa traccia le previsioni economiche su cui si baserà la prossima legge di bilancio, la prima del governo Meloni. Gli interventi sul caro bollette dovranno aspettare la prossima settimana.
A cura di Luca Pons
99 CONDIVISIONI
Immagine

La riunione del Consiglio dei ministri dovrebbe iniziare alle 18 di oggi, e i temi sul tavolo saranno diversi. Dopo l'esordio da presidente del Consiglio in Europa di ieri, oggi Giorgia Meloni discuterà con il suo esecutivo soprattutto di Nadef, la nota di aggiornamento al documento di economia e finanza, che traccia la cornice per la prossima legge di bilancio e che deve essere integrata rispetto a quella già pubblicata dal governo Draghi a fine settembre.

La Nota va approvata oggi, come anche la richiesta al Parlamento di "sbloccare" i circa 10 miliardi lasciati dal governo Draghi per utilizzarli in misure di sostegno sul caro energia. Per questo, gli interventi sulle bollette dovranno aspettare la prossima settimana. Oggi, invece, ci si può attendere una prima decisione sulla trivellazione di  gas e un decreto Ministeri, per rivedere le deleghe dei dicasteri che compongono il governo.

Le previsioni sull'economia: il periodo più duro per le bollette sarà il 2023

Questo è il "primo Consiglio dei ministri che si occuperà di materie economiche", come ha detto il segretario della Lega Matteo Salvini. La Nadef è ora in mano al ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, per le ultime revisioni. Le previsioni economiche per il prossimo anno saranno prudenti: considerando il contesto, che comprende un tasso di inflazione a livelli storici e l'aumento dei tassi di interesse da parte della Banca centrale per contrastarlo, il caro energia legato anche all'invasione russa in Ucraina e il rallentamento dell'economia italiana che va verso una possibile recessione, non potrebbe essere altrimenti.

Secondo le anticipazioni che circolano in queste ore, la stima di crescita che il governo farà per l'economia italiana nel 2023 è comunque del +0,6%, in linea con la previsione fatta dal governo Draghi nella precedente stesura della Nadef e più ottimistica di quella del Fondo monetario internazionale. Il rapporto deficit/Pil, cioè tra la quantità di soldi in passivo nel bilancio e il totale del Prodotto interno lordo, è del 4,5%. Le stime della Nadef dovrebbero chiarire anche che, per quanto riguarda il caro bollette, il periodo più difficile sarà la fine del 2022 e il 2023.

Potrebbe arrivare una proposta sulle trivelle

Ci si aspetta, però, anche una possibile proposta di provvedimento sull'utilizzo delle trivelle di estrazione del gas naturale. "I nostri mari possiedono giacimenti di gas che abbiamo il dovere di sfruttare appieno", aveva detto Giorgia Meloni nel suo discorso programmatico per la fiducia.

Pochi giorni dopo sul tema era intervenuto anche il ministro delle Imprese Adolfo Urso: "Uno dei nostri obiettivi è sviluppare un piano che ci renderà il più velocemente possibile meno dipendenti e poi ci trasformerà nell’hub energetico del Mediterraneo". Ora, il ministero dell'Ambiente guidato da Gilberto Pichetto Fratin starebbe lavorando su una proposta in questo ambito. Resta da vedere se sarà pronta in tempo per questo Consiglio dei ministri.

Dl Ministeri, di concessioni balneari si occupa la presidente del Consiglio

Per quanto riguarda il decreto Ministeri, che dovrebbe invece riformulare alcune delle competenze dei ministri, uno dei temi toccati potrebbe essere il supporto alle imprese in caso di grossi investimenti. Attualmente, nel caso in cui un'azienda effettui un investimento da 50 milioni di euro "per il sistema produttivo nazionale" e l'amministrazione competente porti a dei ritardi burocratici eccessivi, si può richiedere al ministero per lo Sviluppo economico di esercitare dei "poteri sostitutivi". In questo modo, il ministero si prende la responsabilità di trovare il modo per superare i ritardi e gli ostacoli amministrativi.

Il decreto dovrebbe portare due modifiche. Intanto, dato che il Mise non esiste più con questo nome, questa prerogativa passa al suo sostituto, il ministero delle Imprese e del Made in Italy. In più, la soglia oltre la quale si può richiede l'intervento del ministero passa da 50 a 25 milioni di euro, anche se l'investimento deve avere "significative ricadute occupazionali".

Un ministero che invece potrebbe vedere limitate le sue competenze è quello, appena nato, delle Politiche del mare. Secondo una bozza, infatti, il governo prevederebbe di lasciare la delega per le politiche del mare alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Nascerebbe così un Comitato interministeriale che si occupi della materia, e che tratterebbe anche il tema delle concessioni balneari.

Covid, oggi non si parla di bloccare le multe ai no vax

Non ci saranno, invece, altre misure legate alla pandemia di Covid-19. Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha già chiarito che il blocco delle multe inviate agli over-50 non vaccinati "non verrà presentato in Consiglio dei ministri. Ci stiamo lavorando, vedremo come comportarci". Il governo probabilmente non contesterà nemmeno la decisione della Puglia, che ha stabilito di non far rientrare i sanitari non vaccinati: "Stiamo valutando. I tempi" di un eventuale ricorso "supereranno la scadenza naturale del provvedimento, prevista per il 31 dicembre prossimo".

99 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views