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Fiducia, il discorso di Giorgia Meloni: “Pronta a fare ciò che serve per risollevare Italia, non ci faremo paralizzare”

Il discorso della presidente del Consiglio Giorgia Meloni alla Camera dei deputati per il voto di fiducia: “Siamo nel pieno di una tempesta e la nostra imbarcazione ha subito diversi danni. Gli italiani hanno dato a noi la responsabilità di condurre la nave in porto. Eravamo consapevoli del macigno che ci stavamo caricando sulle spalle. Ma non arretreremo”.
A cura di Annalisa Girardi
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"È una grande responsabilità chiedere la fiducia. Sono i momenti fondamentali della nostra democrazia, voglio ringraziare da subito chi si esprimerà in quest'Aula, qualsiasi sia la scelta che farà". Ha iniziato così il suo discorso alla Camera Giorgia Meloni, il primo nelle vesti di presidente del Consiglio. La leader di Fratelli d'Italia è oggi a Montecitorio e sarà domani a Palazzo Madama per chiedere la fiducia del Parlamento al nuovo governo. La presidente del Consiglio ha quindi ringraziato anche il presidente della Repubblica, gli alleati della coalizione del centrodestra e Mario Draghi per la disponibilità di queste settimane. "Tra i tanti pesi che sento gravare sulle mie spalle oggi non può anche esserci quello di essere la prima donna a capo del governo di questa nazione. Quando mi soffermo sulla portata di questo fatto mi trovo a pensare a tutte le azioni che hanno portato a costruire a quella scala che ha consentito a me di salire e rompere quel tetto di cristallo che c'era sopra le nostre teste", ha detto Meloni, citando diverse importanti figure femminile della storia italiana.

"Il mio ringraziamento più sentito va ovviamente al popolo italiano. Purtroppo negli ultimi anni si sono susseguite delle maggioranze pienamente legittime sul piano istituzionale, ma distanti dagli elettori. Noi oggi rompiamo questo ciclo, con un governo politico sostenuto dalla volontà degli italiani. Non useremo il voto degli italiani per sostituire un sistema di potere con un altro", ha proseguito Meloni.

Le parole sull'Europa e sulla Nato

"Ci siamo presentati in programma quadro di coalizione, manterremmo quegli impegni perché il vincolo tra rappresentante e rappresentato è il perno della democrazia", ha detto ancora la presidente del Consiglio, sottolineando che alcune scelte che prenderà il governo non piaceranno ai "potentati", ma che sono espressione della volontà popolare. "Sono stati in tanti a dire, anche a livello internazionale, di voler vigilare sul nostro governo. Dico che possono spendere meglio il loro tempo. In quest'Aula ci sono forze di opposizione che possono far sentire la loro voce, mi auguro senza il sostegno dall'esterno. L'Italia è a pieno titolo parte dell'Occidente e delle sue alleanze", ha proseguito.

Sull'Europa, Meloni ha messo in chiaro che non ha alcuna intenzione di sabotare le istituzioni comunitarie, ma di migliorarla dall'interno, affinché non sia un "circolo di burocrati". E ha aggiunto che non sempre l'Ue si è fatta trovare pronta di fronte alle sfide dell'epoca, in primis sull'energia. "Chi si pone questi interrogativi non è un nemico o un eretico, ma un pragmatico. Serve un'integrazione più efficace per affrontare le sfide, nel segno del motto "uniti nella diversità". Questo governo rispetterà le regole in vigore e parteciperà con il suo contributo per modificare quelle che non hanno funzionato. L'Italia ha il diritto e il dovere di stare a testa alta in questi vertici internazionali", ha continuato Meloni.

Per poi parlare anche della Nato: "Che ci piaccia o no la libertà ha un costo e per uno Stato significa la capacità di difendersi. Non dobbiamo darlo per scontato. La Patria sarà sempre riconoscente a chi ha dato la vita per proteggerla nelle missioni all'estero. L'Italia continuerà a essere partner affidabile nell'Alleanza atlantica, a partire dal sostegno al coraggioso popolo ucraino".

Cosa ha detto Meloni sulla crisi economica ed energetica

Sulla crisi energetica ed economica, aggravata proprio dalla guerra in Ucraina, ha sottolineato: "Cedere ai ricatti di Putin non risolverebbe il problema. All'ultimo Consiglio europeo sono stati fatti passi avanti, ma non è sufficiente. Sarà necessario mantenere e rafforzare le misure nazionali a difesa di famiglie e imprese, che ci costringerà a rinviare altri provvedimenti che avremmo voluto inserire nella legge di bilancio. Ma la nostra priorità è proteggere gli italiani. Ma da qui può nascere anche un'opportunità per l'Italia: la nostra nazione è il paradiso delle rinnovabili, nel nostro mare ci sono giacimenti di gas da sfruttare. L'Italia potrebbe uscire da questa crisi più forte di prima".

Meloni ha anche parlato dell'inflazione, citando misure che il suo governo ha intenzione di mettere in campo, anche sulla prossima legge di bilancio. "Il contesto in cui ci troviamo è molto complicato, forse il più difficile dal dopoguerra", ha detto citando le nere previsioni di crescita per il prossimo anno. Anzi, per il FMI il 2023 sarà addirittura un anno di recessione per l'Italia: "I dati sono chiari, negli ultimi vent'anni l'Italia è sempre stata ultima in Europa per crescita. E in questi anni si sono sempre succeduti governi deboli, non sostenuti da un mandato popolare, che non sono riusciti a sanare le criticità strutturali dell'Italia", ha precisato Meloni.

"Siamo nel pieno di una tempesta"

"Siamo nel pieno di una tempesta e la nostra imbarcazione ha subito diversi danni. Gli italiani hanno dato a noi la responsabilità di condurre la nave in porto. Eravamo consapevoli del macigno che ci stavamo caricando sulle spalle. Ma non siamo persone abituate a scappare e l'Italia rimane la nave più bella del mondo. Una imbarcazione solida a cui nessuna meta è preclusa. Siamo qui per superare le onde che si infrangono su di noi con la bussola delle nostre convinzioni", ha continuato la presidente del Consiglio.

"Sono pronta a fare quello che va fatto, a costo di non essere compresa e non venire rieletta, per essere sicura di rendere il futuro di questa nazione più agevole. La strada per ridurre il debito non è l'austerità, ma la crescita duratura e strutturale. In questo contesto si inserisce il Pnrr, che è un'opportunità straordinaria anche se la sfida è complessa per criticità strutturali", ha detto ancora Meloni, assicurando che il governo spenderà al meglio questi soldi, senza ritardi e senza sprechi "concordando con la Commissione Ue gli aggiustamenti necessari per far fronte alla crisi energetica, perché queste opportunità si affrontano con approccio pragmatico e non ideologico".

La presidente del Consiglio rilancia presidenzialismo e Made in Italy

Meloni ha poi parlato dell'instabilità politica italiana come uno dei fattori che più ha pesato sulla crescita economica e sul posizionamento dell'Italia nei vertici internazionali. "Per questa stessa ragione siamo convinti che l'Italia abbia bisogno di una riforma costituzionale in senso presidenziale. Vogliamo partire da un semi-presidenzialismo sul modello francese, ma siamo aperti ad altre proposte e siamo aperti ai suggerimenti di tutte le forze politiche. Ma sia chiaro, che non ci fermeremo dal processo di riforme".

La presidente del Consiglio ha poi parlato di Mezzogiorno: "Lavoreremo sodo per colmare i divari ed eliminare le disparità. Dobbiamo porre fine a quella beffa per cui il Sud esporta talenti e capitali che sono necessari proprio nelle Regioni da cui vanno via". Quindi ha parlato di infrastrutture, non solo per unire Sud e Nord, ma anche penisola e isole. Il Ponte sullo Stretto, quindi.

Quindi il riferimento alle politiche industriali e al Made in Italy, "Questi prodotti devono essere difesi in sede europea. La sovranità alimentare significa che non dipenderemo più da nazioni distanti da noi per dare da mangiare ai nostri figli". E poi bellezza artistica e paesaggistica e il turismo: "È un orgoglio, certo, ma anche una risorsa economica inestimabile". E ancora: "Perché tutti gli obiettivi di crescita possano essere raggiunti serve una rivoluzione culturale nel rapporto tra Stato e tessuto produttivo. La ricchezza la creano le imprese, non lo Stato. Il motto di questo governo sarà: "Non disturbare chi vuole fare". Le imprese chiedono meno burocrazia. Affronteremo il problema sburocratizzando e semplificando regolamenti e procedure. Abbiamo bisogno di meno regole, più chiare per tutti".

Cosa vuole fare il governo in tema di fisco, scuola e ambiente

E da qui il nuovo patto fiscale che ha in mente il governo: flat tax e riduzione della pressione fiscale per famiglie e imprese, ma anche lotta all'evasione che parte dai grandi evasori: "Non deve essere caccia al gettito, ma vera lotta all'evasione". Meloni ha quindi parlato del taglio del cuneo fiscale sul lavoro, che agevoli sia imprese che lavoratori. Infine, il riferimento al reddito di cittadinanza, alle politiche attive e all'assistenzialismo: "È una misura che ha rappresentato una sconfitta per chi può lavorare, per chi può fare la sua parte".

Meloni ha poi continuato parlando di scuola, intervenendo sul dibattito che si è creato cambiando il nome del Miur in ministero dell'Istruzione e del Merito. E l'attacco alle opposizioni: "Con l'aumento delle devianze, come la droga, in pandemia, hanno proposto la legalizzazione della cannabis", ha detto. Per poi sottolineare che ai giovani in questi anni è stato lasciato solo un enorme debito. "Sappiamo che sta loro a cuore l'ambiente, ce ne occuperemo. Non c'è ecologista più convinto di un conservatore, siamo contro ambientalismo ideologico perché noi vogliamo coniugare benessere sociale. Sarà questo il nostro approccio".

Le parole di Meloni ai giovani

E ancora: "Penso di conoscere abbastanza bene l'attivismo di giovanile. Provo simpatia anche per i giovani che scenderanno in piazza a contestarci, mi tornerà in mente la mia vita. L'ho fatto anche io tante volte e mi ha insegnato tantissimo. Voglio dire ai ragazzi: siate liberi, è qui la grandezza dell'essere umano". Dopo la parentesi sui giovani, quella sulla famiglia: "Intendiamo sostenerla e tutelarla, la natalità è fondamentale per il futuro. Serve un piano imponente per rimettere la famiglia al centro della società. È nostro impegno aumentare assegno unico e universale e aiutare le giovani coppie a comprare la prima casa. Vogliamo aumentare l'occupazione femminile, premiando welfare aziendale e sostenendo un piano per asili".

Cosa ha detto Meloni su diritti civili e fascismo

Poi, Meloni ha parlato di diritti civili: "Un governo di centrodestra non limiterà mai le libertà esistenti dei cittadini. Vedremo anche in tema di diritti civili e aborto, chi diceva bugie e chi la verità sulle nostre intenzioni". E fascismo: "Non ho mai provato simpatia o vicinanza per i regimi antidemocratici, fascismo compreso. Ho sempre reputato le leggi razziali il momento più basso della storia italiana, una vergogna. I totalitarismi del Novecento hanno dilaniato l'intera Europa, ma nell'abisso non si pareggiano mai i conti, si precipita e basta. La comunità politica da cui provengo ha sempre fatto passi avanti, incarnando senza alcuna libertà i principi di democrazia liberale. Noi non faremo alcun passo indietro, combatteremo qualsiasi forma di razzismo, antisemitismo e discriminazione".

Pandemia, legalità e mafia

La presidente del Consiglio, proseguendo il discorso sulla libertà, ha parlato della pandemia di coronavirus, ringraziando in primis il personale sanitario. "Non possiamo escludere nuove ondate, ma possiamo imparare dal passato per farci trovare pronti. L'Italia ha adottato misure più restrittive dell'Occidente, ma ha i dati peggiori per morti e contagi. Non ha funzionato, dico fin da ora che non adotteremo quel modello".

Meloni ha parlato poi di legalità come stella polare del governo. "Il percorso che mi ha portato oggi a essere presidente del Consiglio sono gli insegnamenti di Paolo Borsellino, lo stesso che a 15 anni mi ha portata a fare politica. Affronteremo il cancro mafioso a testa alta, la lotta alla mafia ci troverà in prima linea. Criminali e mafiosi da questo governo avranno solo disprezzo e inflessibilità". Per la leader di Fratelli d'Italia parlare di legalità vuol dire anche parlare di giustizia, ha detto, sottolineando le misure da fare in questo senso. "Anche per quanto riguarda le carceri, i suicidi sono tantissimi e non è degno di un Paese civile", ha detto, parlando poi delle correnti nel sistema giudiziario. E ancora, il tema sicurezza, "che vogliamo rendere un punto distintivo del nostro governo".

Migranti, cosa ha intenzione di fare il governo

"Sicurezza e legalità riguardano anche i flussi migratori. Il principio è semplice: in Italia, come in qualsiasi altro Stato serio, si entra legalmente. Troppe persone sono morte in mare, il governo ora vuole fermare le partenze illegali spezzando finalmente il traffico di esseri umani nel Mediterraneo. Se non volete che si parli di blocchi navali lo dico così: è nostra intenzione riproporre la missione europea Sophia, in accordo con le autorità nordafricane. Per vagliare negli hotspot lungo le coste nordafricane chi ha diritto ad essere accolto. Non vogliamo negare il diritto a chi scappa da guerre di essere accolto, ma non vogliamo che la selezione la facciano gli scafisti. E poi va fatta un'altra cosa: cancellare le cause che portano quelle persone ad abbandonare le loro terre. Serve un piano tra Ue e azioni africane anche per dilagare il pericolo della diffusione del radicalismo islamico", ha proseguito.

E infine: "Non sarà una navigazione facile quella del governo che si appresta a chiedere la fiducia. Sia per le difficoltà che per il pregiudizio politico che ci riguarda. Io sono quello che gli inglesi definirebbero un underdog, lo sfavorito che per riuscire deve stravolgere tutti i pronostici. È quello che intendo fare. Alla fine di questa avventura a me interesserà una cosa sola, sapere che abbiamo fatto tutto il possibile per dare agli italiani una nazione migliori. State certi che non arretreremo, non getteremo la spugna e non tradiremo".

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