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Natale, niente restrizioni se gli ospedali reggeranno: quali Regioni sono a rischio

I contagi sono in aumento in tutta Europa e anche in Italia, specialmente in alcune Regioni, l’attenzione è alta. Osservato speciale è il Nord Est: se la curva crescerà con questi ritmi è probabile che prima di Natale ci sia qualche passaggio di colore nelle Regioni e alcune si troveranno costrette a introdurre nuovamente restrizioni. Del resto il ministro Speranza è stato chiaro: se i ricoveri negli ospedali continueranno a salire scatteranno le misure.
A cura di Annalisa Girardi
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"Se i reparti ospedalieri tengono non scatteranno misure e sarà un Natale come gli altri prima del Covid. Se invece i ricoveri salgono scatteranno le misure nei territori, in base al sistema dei colori. Non abbiamo mica sospeso la legge che prevede le fasce di rischio… ". Sono le parole del ministro della Salute, Roberto Speranza, in risposta alla domanda che si stanno facendo tanti italiani: quest'anno passeremo un Natale normale o torneranno ancora le restrizioni visto l'aumento dei contagi? Il Paese al momento è ancora interamente in zona bianca, ma i nuovi casi stanno aumentando nel nostro Paese così come nel resto d'Europa e l'attenzione è alta specialmente per alcune Regioni. Vediamo quindi quali sono i territori che rischiano di introdurre nuovamente delle misure anti-Covid prima delle festività.

L'osservato speciale è il Nord Est. In primis il Friuli Venezia Giulia, ma anche la provincia autonoma di Bolzano e il Veneto. L'attenzione è però alta anche su Calabria e Lazio. Se la curva continuerà a salire come ha fatto in queste settimane, insomma, c'è il rischio che alcune Regioni cambino colore prima di Natale. Si guarda chiaramente all'incidenza ogni 100 mila abitanti, ma anche all'occupazione dei posti letto da parte di pazienti Covid negli ospedali, tanto in area medica quanto in terapia intensiva.

I dati sono diversi. Ad esempio in Friuli Venezia Giulia i numeri negli ospedali sono al di sotto delle soglie critiche, ma l'incidenza dei positivi è pari a 139,6 ogni 100 mila abitanti. Nella provincia autonoma di Bolzano la situazione desta ancor più preoccupazione: ci sono 189,1 casi settimanali per 100 mila cittadini e anche i ricoveri in area medica si stanno avvicinando alle soglie di allerta. Fortunatamente la situazione nelle terapie intensive è bel al di sotto dei livelli di allarme.

Il trend è in peggioramento anche in Veneto: "Il Veneto resta bianco ma non è una cosa scritta sulla pietra. Se continuiamo così, in poche settimane qualche viraggio di colore potrebbe accadere", ha avvertito il governatore Luca Zaia. Numeri che destano preoccupazione si registrano anche in Calabria e Lazio: per ora la situazione è sotto controllo, ma se la curva dovesse continuare a salire come sta facendo da ormai diversi giorni, è improbabile che tutto il Paese arrivi al Natale in zona bianca.

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