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Manovra, in arrivo la lotteria degli scontrini: multe per i commercianti che la boicottano

Nella bozza del decreto fiscale che arriverà la prossima settimana in Consiglio dei ministri c’è la lotteria degli scontrini. Secondo le anticipazioni date dal Messaggero ci saranno multe salate per i commercianti che non si adegueranno alle regole: per partecipare non basterà l’emissione della ricevuta, ma sarà necessario inserire il codice fiscale.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il Piano anti-evasione annunciato da Conte prende forma. Stretta sui rimborsi fiscali e lotta alle frodi sull'Iva sono due capisaldi sono due delle novità del decreto, secondo le anticipazioni del ‘Messaggero'. Il decreto fiscale che sarà esaminato nel Consiglio dei ministri della prossima settimana, e di cui il quotidiano ha letto la bozza, contiene molto altro. Il provvedimento prevede l'introduzione di meccanismi premiali per incentivare l'uso della moneta elettronica e scoraggiare l'uso del contante.

C'è la lotteria degli scontrini, con multe salate ai commercianti che non si adegueranno alle norme. Funziona così: per partecipare all'estrazione non basterà l'emissione della ricevuta, ma sarà necessario inserire il codice fiscale degli acquirenti. I commercianti che si rifiutano di immettere nel sistema i dati del contribuente, saranno sanzionati con multe tra i 500 e i 2.000 euro. Chi pagherà con carta di credito o bancomat avrà invece possibilità doppia di vincere uno dei premi.

Nel decreto c'è anche una riforma della riscossione dei Comuni, ai quali saranno dati gli stessi poteri della vecchia Equitalia. E ancora è prevista l'introduzione del Das, il documento di trasporto del carburante, in forma elettronica. Restano però i dubbi sulla possibilità che le misure inserite nel decreto possano effettivamente permettere di recuperare i 7,2 miliardi necessari per far quadrare i conti della prossima manovra di bilancio. Nella bozza del provvedimento, fortemente voluto dal premier, l’insieme delle misure nell'ipotesi definita nello stesso testo "ottimistica", consentirebbe un recupero per lo Stato di 3,47 miliardi di euro. Nello scenario pessimistico non si va oltre i 2,64 miliardi. La misura che secondo le stime del governo dovrebbe portare maggiore introiti (1,08 miliardi) è la stretta sulle compensazioni Irpef e Ires. Verrà, in pratica, introdotta una regola uguale a quella già in vigore sull'Iva. Se il credito vantato dal contribuente nei confronti dell'Erario è superiore a 5mila euro, per poterlo compensare con un debito fiscale sarà necessario farselo certificare da un commercialista.

Maggiori controlli quindi che non riguarderanno solo i possibili evasori, ma tutti i contribuenti. Se invece è lo Stato a vantare un credito nei confronti di un cittadino e questo credito si è trasformato in una cartella esattoriale, il Fisco potrà versarlo direttamente con un eventuale rimborso fiscale dovuto al cittadino stesso. Questa misura, secondo i calcoli, consentirebbe di recuperare 467,6 milioni di euro.

Oltre al Das, sempre sul fronte della lotta all'evasione nei prodotti petroliferi verranno introdotti dei sistemi di misurazione automatica del livello di carburante presente nei depositi, in modo da facilitare i controlli. Una misura che consentirebbe di recuperare fino a 200 milioni di euro.

Nel testo c’è anche la riapertura della data per il versamento della prima rata della rottamazione delle cartelle. C’è poi un capitolo dedicato ai giochi con la proroga delle concessioni per le sale scommesse ormai scadute da tempo e del Bingo. E ancora l'estensione dell’obbligo di iscrizione al Registro degli esercenti giochi (con l’aumento della quota da 150 a 200 euro) e sanzioni alle banche e ai circuiti di carte di credito che permettono transazioni di denaro verso i circuiti fuorilegge.

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