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Le Regioni che andranno in zona gialla entro Natale o prima di Capodanno

Sono diverse le Regioni che rischiano la zona gialla prima di Natale, mentre altre potrebbero lasciare la zona bianca entro Capodanno. Tutto dipenderà dai dati.
A cura di Tommaso Coluzzi
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A Natale l'Italia sarà metà gialla e metà bianca. Le previsioni che si possono fare dati alla mano sono più o meno queste. Oltre a Friuli Venezia Giulia, Calabria e Provincia di Bolzano, diverse altre Regioni finiranno in zona gialla prima di Natale. Altre ancora potrebbero lasciare la zona bianca prima di Capodanno. Insomma, nelle prossime settimane l'Italia si farà sempre più gialla. Tutto dipenderà dall'incidenza – che però è altissima quasi ovunque, anche se in alcune Regioni si è stabilizzata – e dall'occupazione dei posti letto in ospedale. Determinanti saranno ancora gli indici di terapia intensiva e area medica, che stanno crescendo in molte Regioni dove nelle scorse settimane c'è stata un'impennata dei casi. Ma vediamo insieme i dati, per capire cosa succederà.

Chi rischia la zona gialla, i dati Regione per Regione

Per capire qual è il destino delle Regioni nelle prossime settimane, chi può passare in zona gialla e chi invece resterà in zona bianca, bisogna guardare ancora una volta ai dati. Il portale Agenas aggiorna quotidianamente la situazione in terapia intensiva e area medica, due dei tre indicatori – l'altro è l'incidenza, altissima praticamente ovunque – che determinano il colore di una Regione:

  • Abruzzo: 7% terapia intensiva, 9% area medica
  • Basilicata: 1% terapia intensiva, 5% area medica
  • Calabria: 11% terapia intensiva, 17% area medica
  • Campania: 6% terapia intensiva, 10% area medica
  • Emilia Romagna: 10% terapia intensiva, 11% area medica
  • Friuli Venezia Giulia: 15% terapia intensiva, 23% area medica
  • Lazio: 12% terapia intensiva, 12% area medica
  • Liguria: 12% terapia intensiva, 16% area medica
  • Lombardia: 9% terapia intensiva, 14% area medica
  • Marche: 14% terapia intensiva, 12% area medica
  • Molise: 5% terapia intensiva, 5% area medica
  • Provincia autonoma di Bolzano: 19% terapia intensiva, 18% area medica
  • Provincia autonoma di Trento: 20% terapia intensiva, 16% area medica
  • Piemonte: 8% terapia intensiva, 9% area medica
  • Puglia: 4% terapia intensiva, 5% area medica
  • Sardegna: 3% terapia intensiva, 6% area medica
  • Sicilia: 6% terapia intensiva, 11% area medica
  • Toscana: 8% terapia intensiva, 6% area medica
  • Umbria: 8% terapia intensiva, 7% area medica
  • Valle d'Aosta: 6% terapia intensiva, 19% area medica
  • Veneto: 13% terapia intensiva, 13% area medica

Le Regioni che rischiano la zona gialla nelle prossime settimane

A decidere il passaggio in zona gialla sarà ancora una volta il monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità di venerdì. Lunedì prossimo, il 20 dicembre, primo giorno della settimana di Natale, ci dovrebbero essere diversi cambi di colore: praticamente certo il passaggio in zona gialla per la Provincia di Trento, che supera di gran lunga il limite del 10% in terapia intensiva e del 15% in area medica. Cambio di fascia probabile anche per la Liguria – già oltre le soglie – e forse per il Veneto, che è al limite in area medica e oltre in terapia intensiva. Attenzione anche alla Lombardia, sul filo in tutti e due i parametri.

La settimana successiva sarà quella di Capodanno, con il monitoraggio Iss del 24 dicembre che deciderà chi cambierà colore dal 27 dicembre. Più difficile capire chi rischia in questo caso. Oltre a quelle Regioni di cui abbiamo parlato poco fa – se non dovessero cambiare colore il 20 dicembre – a rischiare sono anche le Marche e la Valle d'Aosta. Va anche considerato che, dopo il periodo di feste, ci potrebbe essere una nuova impennata di casi Covid. Su questo è stato chiaro l'assessore alla Salute del Lazio D'Amato – Regione che al momento non rischia il giallo -, spiegando al Messaggero che "dopo Capodanno potrebbe esserci un cambio di fascia", perché "i tecnici considerano l'effetto feste e cenoni".

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