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Governo, Zingaretti avverte Renzi: “Non degeneriamo in avventure politiche confuse”

Nicola Zingaretti lo mette in chiaro: il Partito democratico “è fermamente contro atteggiamenti e azioni che rischiano di degenerare in avventure politiche confuse, e in percorsi senza prospettive”. Un avvertimento lanciato, anche senza mai fare nomi, a Italia Viva dopo l’ennesimo ultimatum posto da Renzi alla maggioranza. E chiede di “evitare conflitti, confusioni e perdite di tempo”.
A cura di Annalisa Girardi
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"Il Partito Democratico è fermamente contro atteggiamenti e azioni che rischiano di degenerare in avventure politiche confuse, e in percorsi senza prospettive. Non sarebbe giusto, anche perché c’è da difendere un patrimonio di realizzazioni e indirizzi politici conseguiti, insieme a tutta la maggioranza che sostiene il governo, in questi mesi": questo l'avvertimento lanciato dal leader del Partito democratico, Nicola Zingaretti, che interviene sulle tensioni interne alla maggioranza dopo l'ennesimo ultimatum di Matteo Renzi.

Anche se, dall'altro lato, lo stesso segretario dem mette in chiaro quali sono le priorità secondo il suo partito nel Recovery Plan: "Da settimane abbiamo chiesto con grande nettezza e chiediamo tanto più ora, un rilancio dell’azione di Governo, del quale il progetto di Recovery fund è parte fondamentale ma non l’unico. È giunto il tempo di essere coerenti. Sin dal primo giorno abbiamo ribadito che il nostro contributo nell’esecutivo è legato esclusivamente all’obiettivo di cambiare e migliorare il Paese. Nel nostro documento, che costituisce il contributo alla discussione in corso, indichiamo i temi prioritari da mettere al centro della rinascita italiana in discontinuità rispetto al vecchio modello di sviluppo, segnato da decenni da troppe ingiustizie e da una mancanza di crescita".

Zingaretti ribadisce che "il nostro unico assillo è l'interesse dell'Italia" e assicura che nemmeno un euro del Next Generation Eu verrà sprecato. Ma precisa che serva un cronoprogramma definito per l'adozione di un piano di rilancio economico, che preveda anche il confronto parlamentare e il coinvolgimento del Paese. "Non vogliamo “restaurare” l’Italia che c’era prima della pandemia, vogliamo costruirne una nuova, che dia speranze e un futuro alle giovani generazioni. Spendere e spendere bene significa concentrare le risorse, privilegiare gli investimenti, trasformarli il più rapidamente possibile in opere concrete adeguando e rafforzando la pubblica amministrazione, coordinare l’azione dei vari livelli istituzionali per evitare conflitti, confusioni e perdite di tempo".

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