35 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Come verrà sviluppato il piano nazionale per i vaccini del governo

Gli esperti del Nitag, il gruppo di tecnici indipendenti del ministero della Salute, hanno formulato alcune raccomandazioni in vista della stesura del Piano nazionale vaccini 2020-2022. Si invita a ricorrere all’utilizzo di altri operatori sanitari, diversi dai medici, per le vaccinazioni, ma anche a rivedere il calendario vaccinale e a far vaccinare tutto il personale scolastico.
A cura di Stefano Rizzuti
35 CONDIVISIONI
Immagine

Il nuovo Piano nazionale vaccini 2020-2022 potrebbe portare una serie di novità. Le raccomandazioni del Nitag, il gruppo di esperti indipendenti del ministero della Salute, in vista della stesura del piano prevede alcune possibili modifiche che permetterebbe di cambiare l’approccio alle vaccinazioni. A spiegare le novità è Quotidiano Sanità, partendo dal possibile allargamento ad altre professioni per effettuare le vaccinazioni, passando per l’invio ai pediatri della lista dei pazienti assistiti che non si sono vaccinati. Vittorio Demicheli, presidente del Nitag, spiega: “Il nostro obiettivo dev’essere quello di avere un piano che offra gli strumenti e le indicazioni concrete alle strutture e agli operatori per raggiungere veramente le coperture vaccinali che rappresentano il vero obiettivo”.

Il calendario vaccinale

Una delle prime raccomandazioni riguarda il calendario vaccinale, con l’intento di slegarlo dal Piano, in modo da tenere un percorso distinto e di poterlo adeguare “alla situazione epidemiologica o per adattarlo all’uso di prodotti vaccinali con nuove indicazioni autorizzate dalle competenti autorità”. A questo si aggiunge un’altra novità che riguarda invece i medici, che potrebbero inviare a tutti i pediatri, almeno una volta l’anno, l’elenco dei loro assistiti che non hanno aderito all’offerta vaccinale, anche allo scopo di incentivare il ricorso al vaccino attraverso campagne comunicative.

Vaccinazioni anche da infermieri e altri operatori

Un’altra raccomandazione riguarda la somministrazione dei vaccini, che potrebbe essere effettuata non solo dai medici, ma anche da altri operatori. Questo perché, secondo il Nitag, “è opportuno non riservare a specifiche discipline o figure professionali i tanti ruoli e responsabilità utili a conferire efficacia all’offerta vaccinale”. Si punta quindi a coinvolgere anche altre figure operanti nella rete dei servizi sanitari e sociosanitari. Oltre ai medici, dunque, anche infermieri e ostetriche, per esempio, ma solo “se formate con esperienza sul campo, possiedono la competenza necessarie per eseguire le vaccinazioni nel rispetto di idonee procedure operative”. Altro aspetto riguarda la comunicazione: bisogna combattere le fake news e le comunicazioni che disincentivano le vaccinazioni. Altra raccomandazione è quella di vaccinare tutti i lavoratori della scuola, soprattutto per proteggere chi non si può vaccinare, come alcuni studenti considerati fragili.

Le vaccinazioni e il Covid

Nelle raccomandazioni si parla esplicitamente anche delle nuove vaccinazioni che potrebbero arrivare. Sicuramente il riferimento è anche a quella contro il Covid: “L’introduzione di un nuovo vaccino a livello nazionale o regionale dovrà essere accompagnata da una adeguata giustificazione, da obiettivi realistici a breve, intermedio e lungo termine, da un chiaro riferimento agli obiettivi del Pnpv, nonché dagli impatti attesi sull’immunizzazione della specifica popolazione a cui la vaccinazione è diretta. Anche lo stesso processo decisionale dovrebbe essere mostrato con trasparenza riportando il rispetto delle regole decisionali e il processo nella sua interezza attraverso documenti pubblici”.

35 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views