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Chiusura domenicale negozi, stop al testo della maggioranza: si riparte con le audizioni

Ripartono le audizioni e si apre a nuove modifiche il testo della legge sulla chiusura domenicale dei negozi: il relatore, il leghista Andrea Dara, spiega che il testo base ha subito ingenti modifiche rispetto alle prime ipotesi e quindi si procederà con nuove audizioni per valutare eventuali modifiche.
A cura di Stefano Rizzuti
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L’iter della legge per la chiusura domenicale dei negozi subisce un rallentamento. Il testo approdato in commissione Attività produttive alla Camera, infatti, potrete subire ingenti modifiche. E per il momento ripartono le audizioni richieste da Forza Italia e Partito Democratico. Ieri il relatore leghista, Andrea Dara, ha presentato un testo che è la sintesi delle proposte finora avanzate. Un testo “cambiato totalmente” rispetto a quanto inizialmente previsto. Ora è quindi "necessario risentire le associazioni coinvolte, quindi si faranno nuove audizioni”, spiega lo stesso relatore all’Adnkronos. “Confermo che sono disponibile a cogliere tutte le proposte, avevo sempre detto che il testo era reversibile. E a sostenere questa linea sono stati un po’ tutti in commissione. Pd compreso”, spiega.

Il testo presentato in commissionenon è blindato, ma aperto a qualsiasi miglioramento – continua Dara –. Ho fatto una sintesi delle proposte, ben sette, arrivate da tutte le forze politiche, il testo che ho presentato non è la Bibbia, è passibile di modifiche, e penso che Pd e Fi, forze a cui non piace la pdl, chiederanno nuove audizioni delle categorie interessate. In ogni caso noi andiamo avanti, aperti a qualsiasi proposta migliorativa, da qualsiasi parte arrivi”. Secondo quanto trapelato in queste ore, Di Maio sta coinvolgendo anche la Chiesa: “Dell’incontro tra Di Maio e Parolin abbiamo letto anche noi sui giornali – dice Dara –. Sappiamo che il mondo cattolico ha sempre sollecitato regolamentazione delle aperture domenicali, anche in passato ci sono state diverse uscite da parte di esponenti del clero, io non mi pongo il problema. Di Maio, inoltre è ministro del Lavoro, può dialogare con chi vuole”.

La presidente della commissione della Camera, Barbara Saltamartini, spiega che ora è necessario capire “quali possono essere le ricadute sui territori, vogliamo un testo il più aperto possibile al confronto, che tenga conto anche delle richieste delle associazioni di categoria. C’è, da parte della maggioranza, la volontà di recepire suggerimenti, sia in fase di audizione sia in fase emendativa”. Il testo presentato prevede fino a un massimo di 30 aperture: 26 domeniche e quattro deroghe per i festivi. Ora i gruppi in commissione Attività produttive avranno tempo fino a lunedì 25 per indicare i soggetti da ascoltare in audizione.

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