Calenda: “Alitalia è gestita male, ma a rimetterci non devono essere i lavoratori”
Alitalia è una società gestita male, ma a rimetterci non devono essere i lavoratori. A dichiararlo è il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda durante un'intervista concessa questa mattina a Radio Anch'io. "La situazione della ex compagnia di bandiera è stata gestita oggettivamente male, ma è inaccettabile che una gestione non buona venga ribaltata sui lavoratori", ha spiegato Calenda, aggiungendo: "Non esiste che l'azienda parli di esuberi prima di presentare il piano industriale. Non spetta a me dirlo, la fiducia ce la devono avere gli azionisti. Mi pare oggettivo che la compagnia è stata gestita male. Quello che è inaccettabile è scaricare questo sui lavoratori e questo il governo l'ha detto chiaro all'azienda". Insomma, secondo il ministro dello Sviluppo Economico per Alitalia va trovata una soluzione, soluzione che però non deve essere simile a quella proposta dai vertici dell'azienda, che vorrebbero sostanzialmente coprire il buco andatosi a creare a causa della cattiva gestione operando circa 1.500 esuberi tra i dipendenti. Al momento la trattativa relativa ai licenziamenti è bloccata, ma il "dimagrimento" di Alitalia è iniziato con la cancellazione della tratta Roma – Malpensa e il pressoché totale congelamento degli scatti salariali dei lavoratori.
Per quanto riguarda il fronte del mercato del lavoro italiano, il ministro dello Sviluppo Economico appare ottimista, ma anche pragmatico: "Seppure abbiamo recuperato mezzo milione di posti di lavoro partivamo da una situazione drammatica, quindi guai a usare toni trionfalistici", ha spiegato. Commentando la decisione della Consulta riguardo il referendum per l'abolizione dei voucher promosso dalla Cgil, Calenda ha commentato: "Non tutto diventi una battaglia ideologica, che prescinde dal fatto se una misura è utile o meno. Se ci sono stati abusi sui voucher il governo ne ridiscute, ma non sia una battaglia slegata dal contenuto reale, perché quello sì che incide sulla vita delle persone".