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Berlusconi il 19 in piazza contro governo: “Esecutivo del tassa e ammanetta, peggio del ’94”

Silvio Berlusconi sarà in piazza il 19 ottobre alla manifestazione della Lega contro il governo. Per il leader di Forza Italia l’attuale esecutivo è quello del “tassa e ammanetta, tassa e metti in galera: ciascuno di noi sarà nelle mani della sinistra, siamo di fronte a un pericolo ancora maggiore che nel ’94”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Silvio Berlusconi sarà in piazza, a Roma, il 19 ottobre: parteciperà, quindi, alla manifestazione contro il governo Conte bis indetta dalla Lega. Il leader di Forza Italia non risparmia pesanti critiche all’esecutivo, definendolo come il governo del “tassa e ammanetta, tassa e metti in galera. Siccome per mettere in galera servirà una sentenza dei giudici, chi deciderà della vita di ciascuno di noi sarà un certo signore che si chiama Davigo e ciascuno di noi sarà nelle mani della sinistra”. Con questo esecutivo, secondo Berlusconi, “siamo di fronte a un pericolo ancora maggiore che nel ’94”.

Berlusconi spiega l’adesione alla manifestazione del 19 ottobre, parlando al convegno Idee Italia a Milano: “Il giorno 19 sarò anch'io in piazza per protestare contro questo governo e questi annunci che sono lesivi del nostro diritto di libertà. Certe cose importanti dovevano essere promosse da tutti i partiti del centrodestra. Avevo detto che avremmo mandato una delegazione il 19 ottobre in piazza a Roma, visto che la Lega non ci aveva neppure ufficialmente invitato”. Poi l’ex presidente del Consiglio torna sul punto della giustizia e sull’intenzione del governo di introdurre il carcere “anche per chi è accusato e giudicato come evasore fiscale oltre i 50mila euro: possono essere tutti quelli che uno, secondo loro, ha messo insieme in cinque anni. Portano un'insidia pericolosa ai nostri diritti di libertà e di essere partecipi della democrazia”.

Berlusconi definisce le forze di maggioranza come quattro partiti “comunisti con i 5 Stelle che sono il peggio del peggio”. Per il leader azzurro i 5 Stelle sono “gente che sostiene davvero la decrescita felice che è poi quello che il comunismo diceva da sempre, cioè togliere soldi a chi ce li ha per darli a chi non ce li ha”. Poi Berlusconi parla di Europa, paragonandosi a De Gasperi: “Dobbiamo riprendere in mano alcune parti del progetto dei nostri padri fondatori, tra cui De Gasperi, di cui mi considero continuatore e legittimo erede”. Infine, un commento positivo sull’attuale commissario europeo Paolo Gentiloni: “Ho una stima personale nei confronti di Gentiloni. È italiano e lo difendo, anche se di sinistra”.

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