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Evasori fiscali, ipotesi inasprimento carcere. Misiani: “Lo valutiamo per le fattispecie più gravi”

Misiani, viceministro all’Economia, in un’intervista su ‘Radio Anch’io’, ha confermato l’ipotesi di un inasprimento delle pene per gli evasori fiscali, che sarebbe allo studio: “C’è una valutazione in corso. Il carcere per gli evasori è già previsto. C’è una proposta in discussione di inasprimento, per le fattispecie più gravi. Vedremo”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il governo sta studiando un inasprimento del carcere per gli evasori fiscali. "C'è una valutazione in corso. Il carcere per gli evasori è già previsto. C'è una proposta in discussione di inasprimento, per le fattispecie più gravi. Vedremo", ha detto il viceministro all'economia Antonio Misiani intervistato a Radio Anch'io, su Radio Rai Uno."La lotta all'evasione si conduce con più strumenti – ha spiegato – C'è una serie di misure nel dl fiscale, altre saranno nel bilancio. Quando si va ad aggredire una massa enorme di risorse sottratte al fisco ci troviamo di fronte a una galassia multiforme e bisogna mettere in campo una strategia composta da più misure. Noi puntiamo molto sulla digitalizzazione, come la web tax".

L'introduzione della web tax da gennaio "è un'ottima notizia". Le entrate previste ammontano a "qualche centinaio di milioni di euro. L'Italia è apripista, con altri Paesi, per lotta all'evasione anche delle grandi multinazionali", ha detto ancora il viceministro dem. Misiani ha auspicato che sul tema ci sia un accordo a livello internazionale.

Sui ticket "c'è un intervento allo studio. Ci sono esperienze regionali che stiamo valutando con attenzione. Sarà necessario un intervento equo. C'è poi un impegno per l'abolizione dei superticket, che va mantenuto". Ieri Misiani aveva assicurato che qualsiasi intervento sui ticket sanitari sarà attentamente studiato in modo tale da non colpire il ceto medio. La rimodulazione verrà fatta sul principio del ‘chi ha di più, pagherà di più'. Secondo la prima bozza del ddl il costo dei ticket sanitari sarà stabilito in base al costo delle prestazioni e del reddito familiare equivalente, cioè del reddito prodotto dal "nucleo familiare fiscale rapportato alla numerosità del nucleo familiare", con un tetto massimo annuale di spesa, oltre il quale l'assistito sarà esentato dal partecipare alla spesa sanitaria.

Misiani ha commentato il voto di ieri alla Camera sulla nota d'aggiornamento al Def, passata con un margine di soli tre voti: "Non drammatizzerei" il voto ‘risicato' con cui ieri la nota di aggiornamento al Def è stata approvata alla Camera. "È un voto legato a problemi organizzativi dei gruppi".

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