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Assegno unico febbraio 2023, perché i pagamenti sono in ritardo e quando arrivano

L’assegno unico di febbraio 2023 è in ritardo, per alcuni. Normalmente i pagamenti arrivano entro la metà del mese, ma diverse famiglie non li hanno ancora ricevuti. L’Inps, comunque, non ha segnalato problemi. Per questo, è probabile che gli avvisi arriveranno entro pochi giorni.
A cura di Luca Pons
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Negli scorsi giorni, diverse famiglie hanno segnalato ritardi con il pagamento dell'assegno unico per i figli a carico di febbraio 2023. Normalmente il pagamento viene erogato nella prima metà del mese, o perlomeno in questo periodo si riceve la segnalazione dell'Inps che preannuncia l'accredito. Ma per alcuni, questo ancora non è avvenuto.

Fino ad oggi, da quando è nata la misura dell'assegno unico che ha sostituito le altre detrazioni simili nel marzo 2022, non è mai stato saltato un pagamento, ed è molto improbabile che accada questa volta. Tuttavia, nell'arco del mese in cui l'assegno unico deve essere erogato – in questo caso febbraio 2023 – per una famiglia che deve programmare le proprie spese può fare la differenza riceverlo alla metà del mese oppure alla fine.

Quando arriva il pagamento dell'assegno unico di febbraio 2023

L'Inps non ha segnalato nessuna criticità, e questo è un segnale che non c'è pericolo che il pagamento salti: molte notifiche che anticipano il pagamento stanno arrivando in queste ore, e continueranno ad arrivare. La data annunciata per il versamento non è la stessa per tutti, quindi resteranno delle differenze, ma non ci dovrebbe esser e nessun rischio di non ricevere la quota dell'assegno unico per febbraio 2023. Insomma, l'unica cosa certa è che i pagamenti arriveranno sicuramente entro la fine di febbraio, e probabilmente già nei prossimi giorni.

I pagamenti dell'assegno unico, come è noto, avvengono con cadenza mensile. È già accaduto in passato, però, che non tutti i beneficiari avessero i soldi nello stesso giorno. Segnalazioni simili erano state fatte a gennaio 2023, quando i pagamenti sono comunque andati tutti a buon fine, e anche a dicembre 2022: in quel caso, alcune delle famiglie che ricevono l'assegno unico non avevano avuto la notifica Inps che annunciava il versamento, ma i soldi erano comunque arrivati in modo regolare.

Come tenere d'occhio la situazione e restare aggiornati sui pagamenti

Come detto, l'Inps non ha segnalato nessun problema, tecnico o di altra natura. Considerando come è stata gestita l'erogazione dell'assegno unico in passato, è probabile che non ci saranno altre comunicazioni e che, nei prossimi giorni, le comunicazioni sui pagamenti arriveranno a tutti i beneficiari.

In ogni caso, per chi vuole essere in contatto con la pubblica amministrazione e restare aggiornato su eventuali novità e comunicazioni, il metodo migliore per farlo è utilizzare l'apposita app. Si chiama ‘Io' e il suo logo è una scritta bianca su sfondo blu. Così, si riceveranno rapidamente tutti gli eventuali aggiornamenti relativi all'assegno unico. Dall'app è possibile accedere con Spid o con carta d'identità elettronica e si possono anche modificare i propri riferimenti bancari per il pagamento, se fosse necessario.

Cosa bisogna fare a febbraio 2023 per non perdere gli aumenti dell'assegno unico

È utile ricordare che alla fine di febbraio 2023 ‘scadrà' il primo anno di assegno unico universale. Per chi già lo riceve, non è necessario fare una nuova richiesta: si continuerà a beneficiarne automaticamente. In più, ci saranno anche degli aumenti decisi nell'ultima legge di bilancio. Tuttavia, entro il 28 febbraio va compilato il proprio Isee familiare aggiornato. Chi non lo fa riceverà l'importo minimo dell'assegno unico, come se avesse un Isee superiore ai 40mila euro, anche se nelle settimane successive si potrà rimediare integrando l'Isee aggiornato.

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