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Pagamento Assegno Unico a febbraio 2023: date di accredito Inps e quando arrivano gli aumenti

L’Assegno Unico verrà erogato entro il 15 febbraio per tutti tranne che per i genitori che percepiscono anche l’Rdc, che lo riceveranno partire dal 27 febbraio. Vediamo quando arrivano gli aumenti previsti per il 2023 e cosa bisogna fare per non perderli.
A cura di Daniela Brucalossi
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Entro il 15 di febbraio partirà l'erogazione dell'Assegno Unico mensile per tutti i genitori con i requisiti necessari. Diversa, invece, la data di accredito per coloro che percepiscono anche il Reddito di Cittadinanza: riceveranno la misura a partire dal 27 febbraio sulla carta di Poste Italiane, sotto forma di integrazione all'Rdc.

La Legge di Bilancio di quest'anno ha stabilito un aumento degli importi dell'Auu a partire da marzo, in particolare per le famiglie numerose e con figli piccoli. Gli assegni per i figli di età inferiore a un anno aumenteranno del 50%, in base, ovviamente, alla fascia Isee di riferimento. Lo stesso succederà a quelli per i bambini da uno a tre anni nelle famiglie che contano tre o più figli a carico, ma solo in presenza di un Isee fino ai 40mila euro. Ci sarà anche un incremento del 50% della maggiorazione forfettaria per i nuclei con almeno quattro figli a carico, che passa da 100 a 150 euro.

Ma le maggiorazioni non saranno percepite in automatico. Entro il 28 febbraio, bisognerà presentare la nuova DSU e gli altri documenti necessari per ottenere l'Isee aggiornato. In questo modo, si vedranno gli aumenti già sull'assegno di marzo. Ottenendo, invece, il nuovo Isee entro il 30 giugno, l'aumento e gli arretrati saranno erogati solo a partire dal mese successivo la presentazione. In caso di mancata presentazione dei documenti necessari, l'Inps erogherà solo l'importo minimo dell'Assegno Unico.

Dal 1° marzo 2023, coloro che nel periodo gennaio 2022-febbraio 2023 hanno fatto richiesta di Assegno Unico e che hanno una domanda ora in corso di validità, non avranno bisogno di rinnovarla e beneficeranno dell'erogazione d'ufficio della prestazione. La domanda già presentata dovrà, invece, essere modificata in caso di eventuali variazioni nello stato del nucleo familiare, come la nascita di un nuovo figlio.

Assegno Unico a febbraio 2023: il calendario dei pagamenti

L'Inps erogherà l'Assegno Unico di febbraio in due date differenti:

  • entro il 15 febbraio sul conto bancario dei normali aventi diritto;
  • dal 27  febbraio, sotto forma di integrazione, sulla carta Rdc dei beneficiari del Reddito di Cittadinanza.

Cosa fare a febbraio 2023 per non perdere l'aumento degli importi

Tutti i percettori di Assegno Unico dovranno obbligatoriamente rinnovare l'Isee entro il prossimo 28 febbraio per poter ricevere l'importo completo spettante e beneficiare a partire da marzo delle maggiorazioni previste nella nuova Legge di Bilancio. È necessario:

  • compilare e presentare all'Inps la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), un documento che indica i dati anagrafici, reddituali e patrimoniali aggiornati di un nucleo familiare; si può fare sul sito dell'Inps oppure presso un Caf o un patronato;
  • l'Istituto poi calcola l'Isee secondo le informazioni presentate – il cittadino è responsabile, anche penalmente, di quanto dichiarato – e rilascia l'attestato entro qualche giorno.

Ottenendo, invece, il nuovo Isee entro il 30 giugno, l'aumento e gli arretrati saranno erogati solo a partire dal mese successivo la presentazione. In caso di mancata presentazione dei documenti necessari, l'Inps erogherà solo l'importo minimo dell'Assegno Unico.

Come aggiornare i dati Inps entro febbraio 2023

Dal 1° marzo 2023, coloro che nel periodo gennaio 2022-febbraio 2023 hanno fatto richiesta di Assegno Unico, e hanno ora una domanda in corso di validità, non avranno bisogno di rinnovarla e beneficeranno dell'erogazione d'ufficio della prestazione. La domanda già presentata dovrà, invece, essere modificata in caso di eventuali variazioni nello stato del nucleo familiare, come:

  • nascita di figli;
  • variazione o inserimento della condizione di disabilità del figlio;
  • variazioni della dichiarazione relativa alla frequenza scolastica/corso di formazione per il figlio maggiorenne (18-21 anni);
  • modifiche attinenti all’eventuale separazione/coniugio dei genitori;
  • criteri di ripartizione dell’Assegno tra i due genitori sulla base di apposito provvedimento del giudice o dell’accordo tra i genitori;
  • variazione delle condizioni del patrimonio familiare;
  • variazione delle condizioni che occorrono per la spettanza delle maggiorazioni previste dagli articoli 4 e 5 del decreto legislativo n. 230/2021;
  • variazioni delle modalità di pagamento prescelte dal richiedente e/o dall’eventuale altro genitore.

La domanda presentata in precedenza può essere modificata accedendo con Spid alla sezione personale del sito Inps.

La tabella degli aumenti dell'Assegno Unico nel 2023

La Legge di Bilancio 2023 ha stabilito un aumento degli importi dell'Auu a partire da marzo. Riguarderà le famiglie numerose e con figli piccoli. Le maggiorazioni saranno:

  • del 50% per i figli di età inferiore a un anno;
  • del 50% per i bambini da uno a tre anni nelle famiglie che contano tre o più figli a carico, ma solo in presenza di un Isee fino ai 40mila euro;
  • del 50% la maggiorazione forfettaria per i nuclei con almeno quattro figli a carico (passerà da 100 a 150).

Gli aumenti, ovviamente, sono calcolati sulla base dell'importo assegnato a ogni figlio, che varia in base alla condizione economica, all'età e al numero dei figli e di eventuali situazioni di disabilità.

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