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A Matteo Salvini “interessano meno di zero” le parole di Giuseppe Conte

“Mi interessano meno di zero”: così Matteo Salvini commenta le parole di Giuseppe Conte, ieri in Senato per riferire davanti al Parlamento sul caso dei presunti fondi russi alla Lega. “Ha detto quello che ho sempre detto anche io. Non ho mai preso un rublo, vado all’estero per fare politica”, ha aggiunto, sottolineando che “finché può fare le cose sta al governo”.
A cura di Annalisa Girardi
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Mi interessano meno di zero". Così il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, ospite da Giorgio Zanchini su Radio Anch'io, ha commentato le parole del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, intervenuto ieri in Senato per riferire sul caso dei presunti fondi russi alla Lega. Il leader del Carroccio ha continuato a definire le inchieste sui rapporti fra il suo partito e Mosca come un "fantasy di spionaggio", "una caccia al tesoro che non c'è" e una "storia dell'estate".

Per Salvini, quindi, ieri Conte avrebbe solo rimarcato quanto lui stesso va dicendo da settimane: "Ha detto quello che ho sempre detto anche io. Non ho mai preso un rublo, vado all'estero per fare politica, non per fare accordi commerciali. Incontrare ministri è il mio lavoro, per l'interesse nazionale italiano". Al ministro dell'Interno viene richiesto se si senta lasciato solo dal presidente del Consiglio Conte: Salvini si limita a rimarcare che "finché può fare le cose sta al governo". Un ritorno su quanto già affermato ieri in una diretta Facebook, in cui Salvini aveva detto, sempre riferendosi al discorso di Conte a palazzo Madama: "Noi vogliamo andare avanti, lavorare, fare, liberare, sbloccare, detassare. Che bisogno c'è di lasciar pensare che ci potrebbero essere altre maggioranze raccolte un po’ qui e un po’ là, come i funghetti nei boschi".

Salvini sulla Tav

Il leader leghista ha poi commentato ai microfoni di Radio Anch'io la sua posizione sulla Tav, un tema su cui è tornato ad accendersi lo scontro fra gli alleati di governo. Ieri infatti, il leader del Movimento Cinque Stelle, Luigi Di Maio, aveva rimarcato la natura contraria alla Torino-Lione del suo partito, definendo l'opera come un regalo ai francesi e sottolineando che l'ultima parola ora spetta al Parlamento, dove i pentastellati detengono il 33% conquistato alle scorse elezioni politiche. "Hanno detto che voterà il parlamento, benissimo voterà il parlamento e vorrà dire che il Tav passera con l'80% dei voti a favore", ha commentato Salvini.

In riferimento alle proteste attese per questo fine settimana ha affermato: "Ho parlato ieri col prefetto. Speriamo che non ci siano episodi di violenze. Nel caso ci fossero verranno perseguiti come la legge prevede. Puoi essere d'accordo o meno. Ma se c'è qualche cretino che pesa di andare a lanciare pietre sappia che non tollereremo violenze contro le forze dell'ordine, non saranno impunite". Un pensiero poi rimarcato anche con un post sulle sue pagine social, in cui ha espresso sostegno alle Forze dell'ordine.

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